Ma come fanno a campare?

Dramma Marineria. Protesta dei pescatori in piazza Italia blindata da celere e vigili del fuoco. Vogliono solo il mare

I pescatori non ce la fanno più. La vicenda del mancato dragaggio del porto, una questione ancora avvolta dal mistero nonostante i proclami trionfalistici, ha messo in ginocchio 166 famiglie pescaresi. Ad aggravare l'insostenibile situazione ci si è messa anche la burocrazia che ha fatto saltare, o meglio sta ritardando, il pagamento della cassa integrazione per i dipendenti delle aziende di pesca. Stiamo parlando di cifre, per 6 mesi di mancato lavoro nel primo semestre del 2012, irrisorie: per ciascun pescatore dovrebbero arrivare assegni da 1200-1800 euro in totale! Insomma: bazzecole che non servono a mandare avanti famiglie con figli, mutui da pagare e bollette ma solo a saldare qualche piccolo prestito chiesto ad amici e parenti. Detto in altre parole: una vergogna

LA QUESTIONE REGIONE, INPS E CARIPE. Una soluzione era stato trovata tramite l'inervento della Regione Abruzzo. Il governatore Gianni Chiodi aveva messo a disposizione 500mila euro per anticipare la cassa integrazione straordinaria, che deve pagare l'Inps (è un diritto di ogni lavoratore!), ma che per questioni burocratiche non è stata ancora perfezionata. La banca Caripe, causa un avvicendamento al board aziendale, doveva anticipare per conto della Regione queste somme di denaro ma l'Inps non ha avallato l'operazione per mancanza di firme specifiche. In sostanza, l'isitituto di credito pescarese dovrebbe procedere all'erogazione anticipata di cinque mesi di cassa integrazione: ottobre, novembre e dicembre 2012 e gennaio e febbraio 2013.

CHIODI: «SONO CON VOI. SE NON SI SBLOCCA LUNEDI' MANIFESTERO' CON VOI». Il Governatore Gianni Chiodi, così come Luigi Albore Mascia (il sindaco di pescara) e Guerino Testa (presidente di provincia) stanno facendo il possibile per restituire dignità a queste persone, oltre che alle Istituzioni, unici responsabili di questa vergognosa vicenda che parte da lontano. «Sono con voi e lo farò pubblicamente» ha detti Chiodi ai pescatori ed al rappresentate degli armatori Mimmo Grossi. «Se l'Inps non dovesse sbloccare la situazione lunedì in provincia con Caripe allora scenderò a manifestare con voi». Eh, già. La situazione dei soldi che servono per vivere, molto probabilmente, si sbloccherà presto. Ma il vero cuore del problema è il mare. I pescatori non vogliono la cassa integrazione, loro vogliono tronare a lavorare. prendere la via del mare e riprendersi la loro vita.

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