Ma basteranno gli Spinaci?

Primarie Pd. L'Ex-Presidente Marini traccia la via per battere Renzi: «Non ci possiamo permettere il buonismo»

Ma basteranno gli Spinaci?

PD VERSO LE PRIMARIE. LA LINEA MARINI. «Non ci possiamo permettere il buonismo». Così parlò l'ex presidente del Senato Franco Marini, voce "che conta" nel Partito Democratico d'Abruzzo (e altrove), dal museo delle "Genti d’Abruzzo" dove era in corso la riunione del comitato pro-Bersani. Una location del tutto differente dall’imponente teatro Massimo che, giorni prima, aveva ospitato il "nemico toscano" Matteo Renzi. L’indiscusso promotore della "Linea D'Alema" farebbe qualunque cosa pur di salvare la faccia ai suoi ed impedire la cosiddetta svolta destrosa dei Democrat. «Renzi - ha spiegato un agguerrito Marini alla folla - ha accettato una visione del partito che va oltre Berlusconi». In effetti, "Il Rottamatore", avendo scoperto le carte del sistema per votare alle primare, aveva strizzato l'occhio a destra e chiesto il sostegno di forze al di là del Pd.

L'EX SENATORE E LA LEGGE ELETTORALE. Nel 2008 il Presidente Napolitano conferì a Marini un incarico affinché verificasse, entro un breve spazio temporale, la possibilità di consenso da parte della maggioranza e dell'opposizione su una riforma della legge elettorale e su un nuovo Governo che assumesse le decisioni più urgenti. Passarono giorni per le consultazioni finché rimise l’incarico nelle mani del Presidente della Repubblica. Una carriera impeccabile quella della "Roccia di san Pio delle Camere" Franco Marini: fu Segretario Generale della Cisl, Ministro del lavoro ed, infine, il 29 aprile del 2006 si sedette sullo scranno della seconda carica pubblica più importante dello Stato. Marini sembra non arrendersi mai: nemmeno in questa lotta che ha il nome di "Primarie Pd" vuole dare tutto se stesso. Al momento sembra un compito difficilissimo: i "bersanini" (o bersaniani?) dovranno mangiare molti spinaci per scaraventare Renzi fuori dalle scene.

Mialù