Lo "scandalo" degli Opg

Non ci sono i soldi (155 milioni) per riconvertire i cosiddetti "manicomi" in strutture mediche e di recupero

Lo "scandalo" degli Opg

LO SCANDALO DEI "MANICOMI": NON CI SONO SOLDI. La legge del N.211 del 17 febbraio 2012 recante "interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri" sanciva l'inevitabile chiusura, con termine perentorio entro il prossimo 1 marzo 2013, dei cosiddetti Opg: cioè gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Ma ecco che si scopre che i soldi stanziati per rinconvertire quelle strutture ed avviare unìeffettivo recuperpo sanitario, oltre che giudiziario, delle persone recluse in quelle strutture horror non ci sono. E che, dunque, i tempio per applicare quel dispostivo verranno prorogati di almeno un semestre o finchè non verranno trovati i fondi, circa 155 milioni di euro.

COSA SONO GLI OPG. Ma cosa sono gli Opg? E, soprattutto, a cosa servono? Lo ha spiegato due anni fa la commissione d'inchesta sulla sanità, presieduta dall'onorevole Ignazio Marino, e che ha rivelato agli italiani l'orrore in cui vivono oltre 1300 detenuti (nel 2010 1547) "curati" nei sei istituti del paese: Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Castiglione delle Stiviere (Mantova), Secondigliano e Aversa. Lo stesso presidente della Repubblica aveva espresso parole durissime per le notizie sul trattamento degli internati costretti nel tanfo e sporcizia, nei letti di contenzione con un foro nel mezzo e legati per interi giorni, abbondantemente sedati con farmaci e tranquillanti. «E' inconcepibile in qualsiasi paese appena civile», aveva detto uno sdegnato Giorgio Napolitano. Dunque, cosa succederà? Un bel nulla poichè i soldi non ci sono e non sono stati stanziati nell'appovazione della Legge di Stabilità.

Il (sub)direttore