Litigio stradale finito in tragedia. Autopsia non chiarisce le cause del decesso

L'esame autoptico parta di arresto cardiocircolatorio ma non sono stati sciolti i dubbi relativi alle possibili relazioni tra la rissa e l'evento morte

Litigio stradale finito in tragedia. Autopsia non chiarisce le cause del decesso

LITE STRADALE FINITA IN TRAGEDIA: AUTOPSIA NON CHIARISCE CAUSE DEL DECESSO. L’autopsia sul corpo di Tiziano Paolucci, l'uomo di 55 anni morto lo scorso 16 luglio in strada a Pescara, non ha chiarito le cause del decesso. Secondo l'analisi dell'anatomopatologo incaricato dalla Procura di Pescara le ragioni sarebbero da ricondurre ad arresto cardiocircolatorio, ma saranno necessari ulteriori approfondimenti per valutare una correlazione tra il litigio e l'evento morte.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI. Giovedì sera, in via della Pineta, secondo la ricostruzione, la vittima avrebbe suonato il clacson quando la macchina guidata dal 20enne, nel fare retromarcia, lo stava per urtare. Il ragazzo, sarebbe quindi sceso: ci sarebbe stata una discussione, poi si sarebbe arrivati alle mani. Dopo il litigio, i due si sarebbero allontanati spontaneamente. Paolucci sarebbe risalito in auto, per poi fermare la macchina dopo pochi metri, scendere dal mezzo e cadere a terra.

Al momento il giovane pescarese resta indagato a piede libero per il reato di morte come conseguenza di altro delitto.

Redazione Independent