Lettera d’amore a Sara Marcozzi

Il Grillino innamorato ha deciso di uscire allo scoperto e, in questa missiva, si dichiara alla capogruppo del M5S in consiglio regionale

Lettera d’amore a Sara Marcozzi

Cara Sara,

dalla prima volta che ti ho vista, con quel tuo viso imbronciato da Barbie che spuntava dai manifesti elettorali o dalle foto-banner sulla Rete, ho avuto una certezza: tu mi piaci. E pure di brutto. Ti preferisco persino alla Sabatini e alla Alessandrini, che non sono affatto male, per carità, ma sarà che io ho sempre amato più le bionde delle more… D’altronde si dice, no? “Gli uomini preferiscono le bionde”. Io, appunto, preferisco te.

E poi lo so che in realtà non sei così perennemente incazzata come appari nelle interviste di Rete8 e Tv6: anzi, mi sembra di vederti che, nel cosiddetto “privato”, ridi e sorridi di gusto con i tuoi amici perché ti togli finalmente quella maschera d’ordinanza da grillina castigamatti che ogni giorno devi indossare.

Che cattivone è stato Luciano D’Alfonso a chiedersi, di recente, chissà come eri diventata la candidata governatrice per il Movimento 5 Stelle! Ebbene, mia dolce Sara, proprio in virtù dell’attrazione quasi di natura adolescenziale che nutro per te, devo lanciarti un appello: torna a mandarci i comunicati della Regione Abruzzo! Sì, perché da un po’ di tempo qui ad Abruzzo Independent non riceviamo più niente. La nostra e-mail langue.

Pur non essendo una testata degna di avere le tue note nella propria casella di posta elettronica, magari sarebbe carino se tu e i tuoi colleghi tornaste a considerarci, anche perché sennò uno potrebbe essere legittimato a pensare che non ti stiamo simpatici o che non siamo all’altezza del tuo pensiero! Noi siamo femministi convinti, Sara, e tu che sei la seconda donna dell’Emiciclo che fai, non ci mandi più i comunicati?

Come facciamo, allora, a parlare del M5S e a dare visibilità alle vostre battaglie per i cittadini? Ti promettiamo che ogni tua affermazione sarà trattata con il rispetto che merita perché proviene dalla (bocca della) Verità! Orsù, dunque, Avvocata nostra, dammi ascolto. Io ti amo, Sara, e voglio tornare a bearmi di te non solo tramite le foto, ma anche attraverso le tue parole. Ti aspetto.

Il Grillino innamorato