Legnini agli Stati generali dell’Esecuzione penale

Molto interessante l'intervento di Andrea Mascherin, presidente del CNF: “La società evada dal carcere del giustizialismo”

Legnini agli Stati generali dell’Esecuzione penale

LEGNINI VA AGLI STATI GENERALI DELL'ESECUZIONE PENALE. Noi di Abruzzo Independent sentiamo molto il tema della giustizia e del garantismo, specie considerando cosa sta accadendo nella nostra regione in merito alla nomina del Garante dei Detenuti. A tale proposito vi segnaliamo che Giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha partecipato con Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia, e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin, all’evento conclusivo degli Stati generali dell’Esecuzione penale, iniziativa promossa dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha impegnato per oltre un anno operatori di giustizia, personalità, associazioni in diciotto tavoli di confronto sul tema della progettazione di un nuovo modello di esecuzione penale, rispettoso della Costituzione e dei diritti umani delle persone detenute. In particolare, Legnini si è confrontato durante la II sessione “L’esecuzione penale delineata dagli Stati Generali e gli “attori” giudiziari”.

BRAVO MASCHERIN. Molto interessante quanto sostenuto da Mascherin: “In Italia abbiamo una grande detenuta: la nostra società è chiusa nella cella del giustizialismo. Occorre un grande impegno, anche e soprattutto culturale, per liberarla”. Il presidente degli Avvocati ha sottolineato la necessità che la sinergia tra gli operatori, magistrati e avvocati innanzitutto, si esplichi non solo sotto il profilo organizzativo e/o di proposta normativa, ma sia soprattutto “sinergia culturale, che contribuisca a liberare la società dall’egoismo delle paure e abbracci solidarietà e fiducia nei confronti dei cittadini”.

LE POSIZIONI GARANTISTE. “Oggi è molto complicato assumere posizioni garantiste”, ha sottolineato Mascherin. “Ma l’Avvocatura lo fa ogni giorno. Per questo gli Avvocati sono al fianco del Ministro Orlando a sostegno ulteriore della sua determinazione nel portare avanti questo percorso di riforma”. Tutti sappiamo quanto possa fare la pressione mediatica nel permettere ai cittadini di comprendere cosa accade nel processo e nelle carceri. E’ un tema sul quale occorre tutti lavorare.

Redazione Inde