Le "spese extra" dei Giochi Mediterraneo Pescara 2015 finiscono in Parlamento?

Dura contestazione del MoVimento 5 Stelle Pescara che annuncia misure estreme. Nel mirino un buco da 235mila euro

Le "spese extra" dei Giochi Mediterraneo Pescara 2015 finiscono in Parlamento?

"SPESE EXTRA" GIOCHI DEL MEDITERRANEO. M5S ANNUNCIA MISURE ESTREME. Il MoVimento 5 Stelle Pescara, durante la fase finale della seduta di bilancio, ha bloccato per la seconda volta il denaro stanziato, 235.000 euro, destinato all'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia - Pescara 2015. "I revisori dei conti hanno confermato le nostre forti perplessità in merito a questa vicenda", afferma la Capogruppo in Consiglio Comunale del M5S Enrica Sabatini, "e la necessità di individuare  come sono stati spesi tali soldi e le responsabilità di chi lo ha permesso". "Dobbiamo capire", continua la Sabatini, "se sono state autorizzate spese senza copertura o se, peggio, ci sia stato un supino atteggiamento dell’Amministrazione nel non controllare come siano avvenute tali spese". Secondo la ricostruzione fornita dai 'grillini' pescaresi il Partito Democratico avrebbe tentato, con un sub emendamento, di stanziare la somma di 235.000 euro per mettere finalmente a tacere le polemiche sui Giochi del Mediterraneo. Anche l'ex consigliere comunale Maurizio Acerbo aveva chiesto, attraverso interventi pubblici e a mezzo stampa, la pubblicazione dei rendiconti delle spese sostenute per questo evento.

IL PARERE NEGATIVO DEI REVISORI DEI CONTI. La consigliera M5S Erika Alessandrini ha chiesto lumi ai revisori dei conti, che hanno emesso un duro parere e costretto l'amministrazione di centrosinistra ad una sonora marcia indietro, bloccando – come successo già a Luglio – il pagamento di queste spese extra, con i soldi dei cittadini. "A Luglio chiedemmo una commissione speciale d'inchiesta" dichiara la consigliera M5S Erika Alessandrini "perché volevamo far luce sulle cause di tali spese fuori budget, ma ci è stata negata. Ed oggi non si comprende perché il Comune, pur non avendo obblighi giuridici, voglia assolutamente pagare una somma che non gli compete, senza fare chiarezza su chi ha autorizzato tali spese e sul perché sono state effettuate. Per non parlare dell'eccessivo nervosismo che si percepisce sull'argomento sia da parte del  centrodestra che del centrosinistra: si potrebbe pensare che ci siano scomode verità da tenere nascoste". Il Movimento 5 Stelle annuncia che andrà avanti per chiarire nel dettaglio le responsabilità in merito a questo "buco di 235.000 euro" e per le eventuali responsabilità patrimoniali dirette di chi ha sbagliato, coinvolgendo la Regione e il Parlamento, se necessario.

 Redazione Independent