Le pagelle (by Romanzo)

Deludente prestazione dei biancazzurri contro l'Atalanta. I tifosi contestano ma Sebastiani salva Stroppa

Le pagelle (by Romanzo)

PESCARA-ATALANTA: LE PAGELLE DI ROMANZO.

Perin 8. Bene. Para tutto, anche l’impossibile cacciando il Jack di Bonaventura. Da antologia l’immagine di Mattia che ferma i raggi di sole con i guanti.

Zanon 5,5. Damiano capitano del Delfino? Tutto vero. Tranne che per la fidanzata (e gli amici più cari) non è un giocatore da Serie A. Da cardiopalma lo stop di petto per Perin su corner atalantino. Costretto da Sebastiani alla fine a parlare con gli ultrà. Eh, su!

Romagnoli 6,5. Simone osserva “El Tanque” argentino (Denis) - uno che ti fa sudare la pagnotta – come una sentinella scrupolosa. Non demerita mai. Missione compiuta. 

Bocchetti 6. Leader di una difesa da “Chi l’Ha Visto”. Spaventosa la retromarcia dalla metà atalantina su un mancato anticipo. Stai dove devi stare!


Modesto 6. Giocatore di categoria (tecnico, tattico, veloce) ma non è lui che può cambiare chiudere una gara. (73’ Balzano 5,5. Antonio appare appesantito e nervoso.)


Nielsen 6,5. “Gambadilegno” gioca col cuore impavido ed onora la maglia. A dispetto di limiti tecnici evidenti Matti Lund deve giocare sempre. Braveheart

Colucci 5. Inguardabile. Trotterella un po’ ovunque senza sudare più di tanto. La domanda è: a cosa serve l’ex capitano del Cesena?


Bjarnason 5. Il Vikingo è fastidioso come il Pescara del primo tempo. Esce lui cala pure il “maestrale”. Male (57’ Caprari 5,5. E’ dotato di un dribbling davvero interessante però è dei gol che abbiamo bisogno)


Weiss 5,5. Vladimiro è un giocatore che preoccupa l’avversario. Se può ti “brucia” pure i parastinchi per quanto è veloce. Cala molto nella ripresa ma va tenuto sino al 90° minuto.


Quintero 6. “Faccia Zezza” trottola sul prato dell’Adriatico in attesa di “sparare” il suo sinistro narcotizzante. Egoista ma è furbo come solo uno di Medellin può essere (vero Peluso?). Respect.


Vukusic 5,5. Un leprotto solitario non adatto al gioco (o meglio: al non gioco) di Mr. Stroppa. (46’ Abbruscato 6. Elvis ha più “fiuto” e fisico di Ante ma quella palla doveva buttarla dentro).


Stroppa 5,5. Cerca di risolvere il “rebus” del Pescara facendo fuori “La Giraffa” (Cascione) per il Vikingo. Il risultato è peggio che mai: squadra da zero, o quasi, tiri in porta. Come spesso è successo è fortunato (in tutti i sensi) a giocare spesso 11 contro 10 ed a restare in sella. Alla nostra domanda (in conferenza stampa) «Mister li sente i cori dei tifosi? Cosa vuole dirgli?». Lui, glaciale - come se stesse allenando ancora nel Cantone -, ci ha risposto: «Mi dispiace. Non mi sento di dire nulla»

Sebastiani 9. Un merito il presidente del Delfino Pescara 1936 ce l'ha: ci ha messo la faccia sempre e comunque. Bello il gesto di far uscire i giocatori "anziani" per parlare coi tifosi. Forse sarebbe dovuto uscire pure Stroppa invece che solo Zanon e Abbruscato. Bravo

Romanzo