Le misure a sostegno dell'editoria contenute nel decreto Decreto Rilancio

Nella manovra da 55miliardi ci sono risorse destinate al settore dell'informazione. Credito di imposta fino al 50% per gli investimenti pubblicitari

Le misure a sostegno dell'editoria contenute nel decreto Decreto Rilancio

LE MISURE A SOSTEGNO DELL'EDITORIA NEL DECRETO RILANCIO. Nella manovra da 55miliardi contenuta nel Decreto Rilancio 2020, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, ci sono risorse destinate al settore dell'informazione.

Di seguito le novita':

  • limitatamente all’anno 2020, l’innalzamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari al 50 per cento;
  • al fine di garantire il pagamento entro i termini di legge del rateo del contributo all’editoria in favore delle imprese beneficiarie, la verifica della regolarità previdenziale e fiscale prevista per il primo pagamento è cancellata. La verifica rimane invece operativa per in previsione del saldo del contributo;
  • in via straordinaria per l’anno 2020, un credito d’imposta dell’8 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di giornali;
  • al fine di sostenere l’offerta informativa online in coincidenza con l’emergenza sanitaria, alle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato è riconosciuto, per l'anno 2020, un credito d'imposta pari al 30 per cento della spesa effettivamente sostenuta nell'anno 2019 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e banda larga per le testate edite in formato digitale, entro il limite di 8 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa;
  • a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria, alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste (edicolanti), non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, è riconosciuto un contributo una tantum fino a 500 euro, entro il limite di 7 milioni di euro per l’anno 2020;
  • per il 2020, l’applicazione dell’IVA per il commercio di quotidiani e di periodici con una forfetizzazione del reso al 95 per cento, in luogo dell’80 per cento previsto in via ordinaria.
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Redazione Independent