Lanciano, caso De Titta: consiglio comunale aperto alle associazioni

Lo chiede la minoranza per «stoppare lo scempio urbanistico che andrebbe a violentare irrimediabilmente la zona monumentale più bella della nostra città»

Lanciano, caso De Titta: consiglio comunale aperto alle associazioni

E ORA VOGLIONO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO. Dieci consiglieri comunali di minoranza, a Lanciano, chiedono un'assise civica straordinaria sul De Titta, aperta alle associazioni, dopo l'ok giunto proprio in consiglio comunale al progetto di ampliamento dell'istituto scolastico. L'obiettivo è di «stoppare lo scempio urbanistico che andrebbe a violentare irrimediabilmente la zona monumentale più bella e storica della nostra città, in aperto contrasto con tutti i proclami su smart city, green city, Ztl flessibile, piste ciclopedonali, miglioramento della qualità della vita urbana con parchi e aree verdi attrezzate e valorizzazione del turismo sostenibile all’interno di un centro storico reinterpretato e rivalorizzato».

LA NOTA DELLA MINORANZA. In una nota, Ermando Bozza, Eugenio D’Ovidio e Tonia Paolucci di “Con Bozza sindaco”, Paolo Bomba ed Errico D’Amico dell’Udc, Marco Di Domenico e Gabriele Di Bucchianico del Gruppo Misto, Manlio D’Ortona di Forza Italia, Graziella Di Campli di Fratelli d'Italia e Alex Caporale di Uniti per Lanciano, dichiarano: «I sottoscritti consiglieri comunali di Lanciano, ritenuto che la problematica riguardante l’ampliamento e l’adeguamento alle norme dell’istituto magistrale De Titta di Lanciano, trattata nell’ultimo seduta consiliare, meriti un’ulteriore riflessione, chiedono, in base al decreto legislativo 267 del 2000 e dell’art. 12 del vigente Regolamento Comunale, la convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria per la trattazione del seguente ordine del giorno: “Riesame e revoca deliberazione consiliare n. 55 del 15.10.2014, recante Ampliamento e adeguamento alle norme dell’Istituto Magistrale “De Titta” di Lanciano con demolizione dell’ex Scuola all’aperto. Accordo di programma tra la Provincia di Chieti e il Comune di Lanciano. Ratifica”».

Giuseppe Marfisi