La partita La 7

Telecom vende il canale rilanciato da Mentana. In campo il patròn Urbano Cairo e Mr.Tods Della Valle

La partita La 7

MEDIA. DELLA VALLE ENTRA IN COMPETIZIONE PER LA 7. Stamattina le quotazioni di TI MEDIA, la società che controlla il canale televisivo La 7, sono talmente salite che le quotazioni sono state sospese per eccesso di rialzo. Forse è anche merito dell'offerta presentata da "Re delle scarpe" Diego Della Valleun imprenditore abituato ai successi come quello della clamorosa vittoria di ieri della sua Fiorentina sull'Inter. Chissà potrebbe portargli bene per la scalata alla più agguerrita concorrente di RAI e Mediaset.

OGGI SI DECIDE IL FUTURO DELL'EMITTENTE. Molto dipenderà dagli sviluppi del Cda in casa Telecom che ha, all'ordine del giorno, le sorti della rete di TI MEDIA. All'esame del board le due principali offerte: quella di Urbano Cairo, presidente del Torino ed editore di alcune testate di successo, e quella di Fondo Clessidra. Oggi si chiude la gara e domani scade l'offerta vincolante per le due contendenti. Il Cda si presenta all'incontro diviso tra la maggioranza che vorrebbe chiudere la partita formata da Mediobanca, Intesa e Generali e chi, come il presidente Franco Bernabèche sembra disponibile a prendere in considerazione la proposta non ancora perfezionata dell'imprenditore marchigiano. Diego Della Valle, infatti, ha chiesto un rinvio per poter presentare nei dettagli un'offerta appetibile.

SARA' CAIRO, FONDO CLESSIDRA OPPURE RINVIO. Certamente il rialzo della quotazione in borsa di TI MEDIA porrà  tutto il Cda Telecom in un bel ginepraio da cui non è facile uscire. L'opzione rinvio potrebbe non essere quindi campata in aria. Allo stato attuale, però, tra l'editore Cairo ed il fondo d'investimento Clessidra sembra prevalere quest'ultima: l'offerta, infatti, comprende oltre alla trasmittente anche tutte le infrastrutture necessarie per poter mandare in onda sul digitale La 7. Claudio Sposito, Ad Clessidra ed ex ad di Fininvest, sarebbe disposto a pagare 450 milioni per aggiudicarsi la rete.

IL RUOLO DI MENTANA E SANTORO NELLA NUOVA PROPRIETA'. Clessidra sarebbe disponibile ad accettare altri investitori nella cordata, compreso il giornalista Enrico Mentanaa cui verrebbero assegnate delle stock option che gli consentirebbero la partecipazione al capitale della società. Da parte sua Cairo ha smentito di essere la longa mano di Silvio Berlusconi affermando di  non aver più rapporti con le aziende del Cavaliere dal '95 quando fu licenziato da Mondadori. Per il patròn del Toro la sua è un'offerta coraggiosa in quanto limitata alla sola rete che presenta i conti in rosso e che, viceversa, rappresenterebbe un vantaggio per Telecom, a cui resterebbe la parte migliore di TI MEDIA quella che produce utili. Cairo ha anche ha anche smentito che il suo intento sarebbe quello di trasformare La 7 in una specie di rete concorrente ai canali di Berlusconi. Infatti è condivisibile la sua affermazione che chiunque acquisti il canale non potrà fare a meno di Santoro e Mentana a cui il pubblico de La 7 è particolarmente affezionato.

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