La "mattanza" dei lupi

Nella "Regione dei Parchi" è in corso una strage silenziosa: forse 44 lupi uccisi per mano dell'uomo

La "mattanza" dei lupi

L'ABRUZZO LA REGIONE DEI PARCHI E DEL DEGRADO. Numerosi studi hanno dimostrato come esista una stretta relazione tra salute umana e salute dell'ecosistema. In questo senso l'Abruzzo dovrebbe essere considerato molto fortunato grazie alla sua particolare biodiversità favorita dalla notevole estensione del suo territorio protetto. Ben 4 sono i parchi della regione "Più verde d'Europa" che coprono più di un terzo il suo territorio (36%): il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il più antico d'Italia, con un territorio protetto di circa 44.400 ettari, il Parco Nazionale della Majella con 74.000 ettari protetti, il Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga con 150.000 ettari protetti, il Parco Regionale del Sirente con 60.000 ettari protetti. Oltre agli Enti territoriali in questa regione insistono inoltre decine di riserve naturali e centinaia di oasi, che fungono da habitat ad una fauna di straordinario valore. Queste specie animali da sole potrebbero giustificare l'esistenza dell'area protetta: l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d'Abruzzo(considerato il più bello del mondo per il suo particolare mantello), l'aquila reale, il nibbio e persino il gatto selvatico (Felis silvestris), una specie presente in Africa, Europa Nord-Occidentale, Asia Centrale, India, Cina e Mongolia.

LE AGGRESSIONI AL NOSTRO PATRIMONIO NATURALISTICO. Eppure i dati forniti da Legambiente sono piuttosto scoraggianti e mostrano come oggi una delle sfide più importanti se non la più importante da affrontare sia quella di arrestare la perdita di biodiversità. In meno di due anni 12 esemplari di lupi e due orsi hanno perso la vita a causa di attività antropiche. Secondo altre fonti, i lupi ammazzati nel Parco dal gennaio 2012 sono 44. Spesso responsabili delle mattanze sono bracconieri o tartufai senza scrupoli impegnati in guerre fratricide per il controllo del territorio. Talvolta, come è accaduto qualche giorno fa quando un maschio di lupo è stato travolto da un auto tra Avezzano e Celano sull'autostrada, è la viabilità senza tutele per gli animali a provocare vittime di animali selvatici. Un altro lupo è stato crivellato a colpi d'arma da fuoco sparati da bracconieri e tre esemplari di grifoni sono stati rinvenuti morti avvelenati da esche predisposte per eliminare cani e volpi. Ma il vero dramma si è consumato lo scorso 25 aprile quando un esemplare di orso bruno marsicano, la cui popolazione è ridotta a 37/61 individui, è stato travolto e ucciso da un'auto in corsa mentre attraversava, ironia della sorte, quella che si chiama l'autostrada del Parchi. La sistematica aggressione alle specie protette sta procedendo nella totale indifferenza della "politica" la cui unica preoccupazione è assicurare favori alle varie clientele da cui le loro sorti dipendono vanificando gli sforzi di quanti si stanno impegnando, con sacrificio anche personale, per la salvaguardia del "tesoro".


Clemente Manzo