La crisi continua a uccidere

Cepagatti - Imprenditore di 44 anni si toglie la vita impiccandosi. Lascia una moglie ed un figlio piccolo

La crisi continua a uccidere

LA CRISI CONTINUA AD UCCIDERE - Il corpo di E.F., 44 anni, titolare di una piccola fabbrica di infissi, è stato ritrovato senza vita questa mattina dai suoi operai. Da tempo la ditta, di cui era socio al 50%, non andava bene perchè strangolata dai debiti ed all'orizzonte non si vedevano prespettive felici. I tanti problemi finanziari dell'azienda, che faticosamente aveva messo in piedi, l'hanno spinto  a compiere un gesto senza ritorno. All'alba di questa mattina - stando a quanto riportato dai Carabinieri di Cepagatti - si è impiccato legando una corda a una trave nei locali dell'azienda. L'uomo lascia una moglie ed un figlio piccolo. Una vicenda tristissima che, purtroppo, non è un caso isolato. Intanto la politica che cosa fa? 

IL DOLORE DI TERRA NOSTRA - Nelle parole di Gianluca Monaco il sentimento della maggior parte dei cittadini che hanno letto questa notizia e che si sentono vicini alla famiglia. "Esprimiamo - ha scritto il presidente dell'associazioen Terra Nostra - profondo cordoglio alla famiglia dell’imprenditore di Villanova di Cepagatti, vittima di questa crisi monetaria che certamente vede incolpevoli i lavoratori e gli imprenditori. Non è il primo caso in Abruzzo né in altre regioni italiani. Ormai il suicidio da insolvenza è diventata una vera e propria patologia, una piaga sociale. Siamo vicini a tutte le famiglie degli imprenditori che hanno deciso di abbandonare fisicamente questo sistema e siamo altrettanto vicini alle famiglie di coloro che si trovano nella stessa situazione di insolvenza. Le cause sono ben note e non ci dilunghiamo nel ripeterle, piuttosto chiediamo che i sindacati di categoria , artigiani, industriali, commercianti, lavoratori ed in particolare la politica abruzzese, per quello che è il nostro raggio d’azione, avverta questi tragici accadimenti come lo squillo di un allarme sociale e si decida una volta per tutte ad ascoltare le nostre istanze ed i nostri paradigmi per una soluzione immediata al problema. Attendavamo da anni che la task force economica della Regione Abruzzo tirasse fuori dal cilindro le soluzioni per la quale è stata creata ma non abbiamo riscontrato altro che parole e suggerimenti basati su stereotipi economici e modelli vecchi. Auspichiamo che politica , imprese e sindacati ascoltino coloro che hanno soluzioni fuori dai suddetti schemi accademici e soprattutto attendiamo la loro presenza ai funerali degli imprenditori che hanno deciso di togliersi la vita in attesa che qualcosa cambiasse. Vorremmo sentire le loro dichiarazioni su questa piaga sociale e  le loro soluzioni per confrontarle con le nostre prima che altra gente decida di intraprendere scelte che non hanno alternativa tra la disperazione ed il suicidio".

 

                                                                                                                                  Redazione Independent