La Regione toglie dal mercato LaCity, ma chi ha fatto l'affare?

Pronta la delibera per acquistare da Sciarra (34%), Girolimetti (20%), Sebastiani (12%), Angelucci (10%), Acciavatti (10%), Parnazzini e Paglione (75) il complesso a 34milioni e 750mila euro

La Regione toglie dal mercato LaCity, ma chi ha fatto l'affare?

UN GRANDE AFFARE PER LE INIZIATIVE IMMOBILIARI CON LA REGIONE ABRUZZO. La Regione Abruzzo toglierà le castagne dal fuoco al pool di imprenditori/costruttori abruzzesi/pescaresi Marco Sciarra (34% delle azioni di Iniziative Immobiliari Abruzzesi SpA), Giuseppe Girolimetti (20%), Daniele Sebastiani (12%), Mauro Angelucci (10%), Acciavatti (10%), Parnazzini e Paglione (7%) attraverso l'operazione di acquisto deI complesso centro direzionale "LaCity" Connecting Business, lungo la via Tiburtina di Pescara, per trasferirvi - e si spera anche riunificare - tutti gli uffici territoritoriali dislocati tra Pescara e L'Aquila.

Imponente l'esborso finanziario: si parla di quasi 35 milioni di euro (34.750.000 euro) che verranno prelevati dalle casse poverissime della Regione Abruzzo. Ma il prezzo non sarà pagato tutto in contanti. Sembra che è pevista una permuta parziale, dato che la Iniziative Immobiliari Abruzzesi SpA rileverà dalla Regione lo stabile di viale Bovio (valutato 4 milioni e 352 mila euro) e quello di via Raffaello (3 milioni e mezzo di euro). Oltre a La City, la Regione Abruzzo resterà proprietaria della sede di Piazza Unione, degli uffici culturali sulla Tiburtina (che sono in affitto), oltre al complesso immobiliare Valpescara a Villanova di Cepagatti.

Si tratta certamente di un grandissimo affare, di quelli che passeranno alla storia dell'edilizia d'Abruzzo data l'imponenza dell'operazione. Ma le domande sono tante. In primis la più banale: chi ha stabilito quelle cifre e secondo quali criteri? Chi ci guadagna? Poi, quelle fondamentali: le Regioni Italiane non saranno accorpate nel prossimo futuro, dunque che senso avrebbe investire su qualcosa che già esiste? La logica delle Macroregioni vale soltanto nei convegni ma resta lettera morta nella traduzione in concretezza di quanto sostenuto?  

Ad onor del vero va ricordao che l'idea di riunificare in un unico stabile le plurime sedi territoriali della Regione Abruzzo risale al 2010, quando al governo c'era il centrodestra guidato da Gianni Chiodi. Come pure è verosimi affermare che quel complesso, se non verrà rilevato dalla Regione come annunciato da quasi tutti i media, difficilmente riuscirà a trovare una collocazione sul mercato dell'edilizia che, come è anche noto, non vive un periodo particolarmente felice.

Adesso si attende di conoscere la delibera che, fonti bene informate, dicono sia prossima all'arrivo.


Marco Beef