La Finanza conferma la presenza della camorra nella ricostruzione

Questa mattina a L'Aquila bilancio delle attività 2015. Preoccupano le infiltrazioni della criminalità nell'economia

La Finanza conferma la presenza della camorra nella ricostruzione

 

LA FESTA DELLA GUARDIA DI FINANZA. Questa mattina a L’Aquila, presso la caserma “S. Ten. M.A.V.M Tito Giorgi”, sede del Comando Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, è stato celebrato il 241°Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Nel corso della commemorazione, alla quale hanno preso parte una rappresentanza di finanzieri in servizio nel capoluogo, il Comandante Regionale Generale di Brigata Flavio Aniello ha tenuto un breve ma significativo discorso sulle operazioni svolte nei primi mesi del 2015. In particolare Aniello ha fatto riferimento alle operazioni di contraso all'evasione fiscale, al controllo del gioco d'azzardo, alle frodi nel settore delle accise e nel settore della spesa pubblica, al contrasto della criminalità economica e finanziaria, alle frodi alimentari, al mantenimento dell'ordine pubblico in mare e sulle nostre amate montagne.

FOCUS SUL LAVORO NERO E CRIMINALITA' ORGANIZZATA. Ma il focus del discorso di Aniello è stato sul contrasto al lavoro nero ed a tutti i fenomeni di inquinamento dell’economia legale che alterano le regole di funzionamento dei mercati e della concorrenza (riciclaggio e usura). Tali fenomeni rappresentano gli strumenti principali attraverso i quali le organizzazioni malavitose reimpiegano i capitali illecitamente accumulati “mimetizzandoli” nella società e nell'economia legale. 

L'ESEMPIO DEL DIRTY JOB. E’ di qualche settimana fa il significativo sequestro operato dai finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria L’Aquila, di beni in possesso di uno dei principali indagati, e di alcuni suoi famigliari, nell’ambito della nota indagine di polizia giudiziaria convenzionalmente denominata “Dirty Job”. Nel giugno dello scorso anno le Fiamme Gialle, al termine di laboriose indagini hanno accertato una infiltrazione nel tessuto economico aquilano di imprese edili aventi elementi di possibile contiguità con la consorteria criminale di stampo camorristico denominata “Clan dei Casalesi”, che si erano progressivamente affermate nel business della ricostruzione post-sisma del capoluogo abruzzese.

USURA NELL'ALTO SANGRO. Altro importante successo nel contrasto all’illegalità nello specifico comparto è stato ottenuto dai finanzieri di stanza a Sulmona, i quali al termine di intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti, hanno raccolto schiaccianti elementi probanti a carico di tre soggetti di origine campana, ritenuti responsabili di molteplici episodi di usura perpetrati nel territorio dell’Alto Sangro in danno di imprenditori in gravissime difficoltà, e per tale ragione tratti in arresto.
 

Risultati conseguiti nell'attività di contrasto

alla Criminalità Organizzata ed al riciclaggio

APPROFONDIMENTO DELLE SEGNALAZIONI PER OPERAZIONI SOSPETTE

 

 

Approfondite

161

CIRCOLAZIONE TRANSFRONTALIERA DI VALORI

 

 

Interventi eseguiti

14

 

Violazioni riscontrate

14

 

Valuta e titoli intercettati al seguito

€ 85.780

CONTRASTO AL RICICLAGGIO

 

 

Interventi eseguiti

7

 

Persone denunciate

15

 

Violazioni amministrative accertate

25

CONTRASTO ALL’USURA

 

 

Interventi eseguiti

2

 

Persone denunciate

4

 

..- di cui in stato d’arresto

3

TUTELA MERCATI FINANZIARI

 

Reati fallimentari

Interventi eseguiti

20

Soggetti denunciati

41

Sequestri

€ 75.801

Reati Societari

Interventi eseguiti

2

Soggetti denunciati

2

Reati Bancari e Finanziari

Interventi eseguiti

5

Soggetti denunciati

4

FALSO MONETARIO

 

 

Interventi eseguiti

35

 

Persone denunciate

4

 

... di cui in stato d’arresto

2

 

Sequestri (nr. banconote)

60

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

 

 

Accertamenti patrimoniali

1

 

Soggetti controllati

1

 

... di cui persone fisiche

1

 

Proposte di sequestro

€ 708.658

 

Sequestri

€ 2.052.598

 

Confische

€ 1.408.063

 

 Redazione Independent