La Fiat aumenta gli utili

Nel terzo trimestre 286 milioni netti: il doppio dell'anno passato. L'Ad: «In Europa solo la Ypsilon è sostenibile»

La Fiat aumenta gli utili
LA FIAT AUMENTA GLI UTILI. Il terzo trimestre del 2012 ha visto crescere gli utili della FIAT più del previsto: 286 milioni di Euro di utili netti quasi il doppio dello stesso periodo dell'anno scorso. Purtroppo, però, anche l'indebitamento è salito a 6,7 miliardi.
L'ACCORDO CON LA CHRYSLER. L'accordo con la Chrysler è stato fondamentale nel determinare i risultati positivi conseguiti nei mercati degli Stati Uniti, del Brasile e dei paesi asiatici. L'Europa anzichè utili ha prodotto perdite. In Europa Il 2012 si chiuderà in perdita e così il 2013 e  il 2014. La ripresa è prevista solo per il 2015/2016.
IN BORSA GIU' IL TITOLO FIAT. La crescita degli utili del terzo trimestre, non ha impressionato la borsa anzi il titolo ha avuto un piccolo tracollo dopo che l'azienda ha presentato i conti trimestrali.
LA FIAT NON SARA' PIU' AZIENDA GENERALISTA. Confermato il ridimensionamento dell'impegno in Italia anche se non ci saranno chiusure di stabilimenti. La produzione delle vetture Lancia sarà abbandonata ad eccezione della Ypsilon. Per Marchionne da Chieti infatti  solo la Ypsilon è "un modello economicamente sostenibilie in Europa"Il marchio FIAT non sarà più generalista nel senso che non coprirà tutti i segmenti del mercato automobilistico. L'azienda prevede invece il potenziamento dei  tre marchi di prestigio Jeep,Alfa Romeo e Maserati. 
MARCHIONNE INCONTRA CISL E UIL. L'ad della Fiat, nell'incontro previsto da tempo con i sindacati firmatari dell'accordo denza la FIOM che non lo ha sottoscritto, ha presentato i piani di sviluppo e e ha assicurato che in Italia non sarà chiusa alcuna fabbrica, nonostante la crisi delle vendite in Europa. Cisl, Uil e Ugl, si sono dichiarati soddisfatti, tanto che Angeletti ha dichiarato di condividere la scelta della Fiat di concentrare la produzione di modelli medio alti.
LE REAZIONI DELLA FIOM. Decisamente negative sono state le reazioni della FIOM che con dei picchetti davanti al Lingotto ha inteso protestare contro la mancata convocazione all'incontro. La FIOM ha anche accusa l'azienda di non aver aggredito i mercati investendo in nuovi prodotti.
Clemente Manzo