'L'uomo dei miracoli' riaccende la speranza di Pescara: Genoa ko all'Adriatico per 5 a 0

Il Pescara di Zeman centra la prima vittoria stagionale sul campo. L'analisi di Romanzo sull'insperabile ma possibile salvezza

'L'uomo dei miracoli' riaccende la speranza di Pescara: Genoa ko all'Adriatico per 5 a 0

L'UOMO DEI MIRACOLI ACCENDE LA SPERANZA DI E DEL PESCARA. 'L'uomo dei miracoli' Zdenek Zeman manda in campo la stessa identica formazione che giocava con Massimo Oddo. Ma, stavolta, invece di prendere gol dopo pochi minuti e perdere male, i biancazzurri hanno centrato la prima vittoria della stagione, si sono levati di dosso quella 'macchia sportiva' che tanto faceva sorridere i tifosi delle squadra ostili al Pescara (soprattutto in Abruzzo), mandato in gol gli attaccanti e, persino, riuscire a mantenere inviolato Albano Bizzarri,  uno che in 25 giornate ha subito 55 reti. Che cosa vuol dire questo? Che i giocatori (gli stessi) sono scesi in campo con una mentalità nuova, non diversa perchè sarebbe ingiusto nei confronti dell'allenatore pescarese che ci ha regalato una promozione, una l'ha sfiorata e ci ha donato tre mesi di calcio spettacolari. Tutto questo, vogliamo dire, è la prova che spesso, nel calcio, si verificano delle situazioni 'storte' non sempre spiegabili, al di là della bravura dei tecnici. Però col Boemo alla guida del Delfino, da soli 4 giorni (3 allenamenti) e che oggi probabilmente di meriti personali non ne ha avuti molti, abbiamo centrato il primo obiettivo stagionale: l'agognata vittoria all'Adriatico, sul campo, strameritandola contro il Genoa di Preziosi che fu il primo ad accusarci di cose inenarrabili. Inoltre, questo però è un merito di Sebastiani, con Zeman si è anche riaccesa quella lucina di speranza che fatichiamo persino a pronunciare: la salvezza nel campionato di Serie A perchè l'unico che ci è riuscito, finora, è stato il Profeta Galeone. Con chi altri avremmo potuto sperare di meglio? Quali nomi, tra quelli circolati sulla stampa, avrebbero entusiasmato tanto quanto il tecnico 70enne inviso da una parte della tifoseria per il suo 'tradimento' con l'amore della sua vita, cioè la As Roma? Secondo noi, ma siamo di parte zemaniana, nessuno. E, infatti, speriamo perchè anche il calendario ci è anche favorevole. Abbiamo davanti il Chievo a Verona, la Sampdoria a Genova e l'Udinese in casa all'Adriatico e poi l'Atalanta a Bergamo. Se dovessimo superare questi quattro ostacoli, e i giocatori sopportare i tanti 'gradoni' per migliorare la condizione psico-fisica, allora saremmo di nuovo in Zemanlandia, un pianeta della galassia calcistica dove ogni cosa è possibile, anche vincere con 5 gol di scarto in serie A. Non era mai successo a nessuno, con nessuno, a Pescara, prima del ritorno del maestro.

TABELLINO: PESCARA- GENOA 5-0 
(primo tempo 3-0)

MARCATORI: autogol Orban (G) al 5' p.t., Caprari (P) al 19' p.t., Benali (P) al 31' p.t., Caprari (P) al 36' s.t., Cerri (P) al 42' s.t..
PESCARA (4-3-3): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Coda (dal 38' s.t. Bovo), Biraghi; Memushaj, Bruno, Verre (dal 27' s.t. Muntari); Caprari, Cerri, Benali (dal 30' s.t. Pepe). (Fiorillo, Crescenzi, Bovo, Vitturini, Fornasier, Muric, Cubas, Mitrita, Kastanos, Brugman). All. Zeman
GENOA (3-4-3): Lamanna; Izzo, Burdisso, Orban; Lazovic (dal 1' s.t. Pinilla), Cataldi, Hiljemark (dal 30' p.t. Pandev), Laxalt; Rigoni, Simeone (dal 16' s.t. Edenilson), Palladino. (Zima, Rubinho, Biraschi, Munoz, Cofie, Morosini, Beghetto, Ninkovic, Coppola). All. Juric.
ARBITRO: Abbattista di Molfetta.

NOTE: ammoniti Rigoni (G), Biraghi (P), Caprari (P) per gioco scorretto.

Romanzo