L'incidente blocca dragaggio

Bisognerà aspettare 7 giorni per valutare danni al Ponte del Mare. Il Comandante della draga ammette errore

L'incidente blocca dragaggio

INCIDENTE AL PONTE DEL MARE. SI BLOCCA IL DRAGAGGIO. L'incredibile incidente capitato ieri nel Porto Canale non è certamente una bella notizia per la Marineria pescarese che annuncia azioni clamorose già da lunedì. Da almeno due anni, infatti, si aspetta il ritorno sul posto di lavoro, cioè il mare, oltre che il sostegno delle istituzioni che però sembrano ancora sottovalutare il dramma quotidiano di circa 200 famiglie di pescatori. Come nelle peggiori delle sciagure anche la malasorte, anche se si è trattato di errore umano, ha contribuito con ineffabile precisione ad aggravare un quadro penoso: il dragaggio del Porto di Pescara si è bloccato. Il motopontone Cobra 1, quello che ha impattato con la struttura del Ponte del Mare è fuori uso, mentre l’altra draga di proprietà della ditta di Chioggia appaltatrice dei lavori di dragaggio, si trova ad Ortona per eseguire dei rilievi batimetrici a ridosso della spiaggia e verificare, attraverso i carotaggi, la consistenza granulometrica della sabbia che, dopo le dovute analisi, verrà utilizzata per il ripascimento. Intanto la direzione marittima ha aperto un'inchiesta per fare luce sulle dinamiche dell'incidente. GUARDA IL VIDEO DELL'IMPATTO

IL COMANDANTE AMMETTE L'ERRORE. «È stato un errore umano, c'è poco da dire. Per fortuna non si è fatto male nessuno e i danni li abbiamo avuti solo noi. Avevamo in quel momento mollato gli ormeggi dalla banchina sud per navigare in direzione del porto. Dovevamo prendere le attrezzature necessarie a eseguire i carotaggi. Durante la navigazione è difficile che qualcuno di noi resta nella stiva, anche se il pericolo c’è stato. Ma non sono fuggito e non ho lasciato lo scafo». Queste le parole di Samuel Tiozzo, il comandante protagonista dell'incidente.

L'ESAME DEI DANNI AL PONTE DEL MARE.  Sarà necessario entrare all’interno della pancia del Ponte del Mare per verificare, con esattezza, quali eventuali danni strutturali o meno potrebbero essere stati determinati dall’urto della gru contro la campata ciclabile e, subito dopo, quella pedonale. Entro la prossima settimana gli Uffici tecnici comunali individueranno un’impresa dotata di un cestello e delle attrezzature necessarie per smontare la carena, ossia il rivestimento esterno del ponte, per consentire l’ingresso dei tecnici che andranno a esaminare ogni più piccolo asse in acciaio. Nel frattempo l’Università di Trento comunicherà i dati forniti dai sensori posizionati sul ponte e che consentiranno di intercettare ogni possibile modifica dell’assetto del ponte. Sono queste le decisioni assunte stamane al termine del sopralluogo tecnico svolto dai tecnici del Comune, guidati dal Capo Dipartimento Amedeo D’Aurelio con il professor Mario De Miranda, progettista del ponte del mare, giunto nelle prime ore del mattino a Pescara da Milano, per visitare l’asse e quindi ripartire, in attesa che gli vengano consegnati i nuovi rilievi.

Redazione Independent