L'Aquila, ancora Massimo

Primarie del centrosinistra nel capoluogo d'Abruzzo: vince il sindaco del terremoto Cialente. Sconfitto Festuccia

L'Aquila, ancora Massimo

ANCORA MASSIMO - Evidentemente era destino: il sindaco del terremoto, Massimo Cialente, classe 1952 , continuerà a rappresentare il centrosinistra per la sfida elettorale del 6 e 7 maggio a L'Aquila. Il sindaco uscente, appoggiato da Pd, socialisti e Comunisti italiani, ha sconfitto il candidato di Sel, Vittorio Festuccia. E' stata una lotta impari: Cialente si è affermato con 3510 prederenze, mentre lo sfidante si è fermato a 1465. Discreta l'affluenza popolare (quasi 5mila al voto) ma a vincere non sono stati i programmi quanto, invece, la popolarità mediatica.

LA SODDISFAZIONE DEL PD - In casa Pd ovviamente c'è grande soddisfazione: dal segretario nazionale Bersani, a quello regionale Silvio Paolucci, passando per i senatori Giovanni Legnini, etc...Tutti felici per la riconferma del sindaco uscente: se avessero perso anche il Capoluogo d'Abruzzo, infatti, sarebbe stata la prova dell'ennesimo fallimento politico e dell'insoddisfazione degli aquilani. Già, i cittadini de la terremotata L'Aquila: che sia un segnale per un effettivo slancio nella ricostrozione? Lo speriamo tutti, anche quelli che non sono del Capoluogo.

PAOLUCCI (PD)“La vittoria schiacciante di Massimo Cialente alle primarie dell’Aquila è la vittoria dei cittadini del nostro capoluogo, che credono che una ricostruzione economica e sociale della città è possibile con l’affidabilità, la testardaggine, il coraggio del sindaco uscente che ha saputo dare voce ai cittadini nei mesi dell’emergenza. È una vittoria di ampio respiro, popolare e partecipata, che deve spingere tutti, ora, a lavorare insieme per la vittoria alle elezioni”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci.

FARS (RIFONDAZIONE COMUNISTA) - Anche il segretario regionale di Rifondazione comunista, Marco Fars, si è espresso sul risultato eletorale "L'affermazione di Cialente - si legge nel comunicato inviato a firma di Francesco Marola - nelle primarie di una parte del centrosinistra è un risultato prevedibile vista la sproporzione delle forze in campo. Vittorio Festuccia, indipendente, era infatti ufficialmente sostenuto solo da SeL con l'appoggio esterno di Rifondazione Comunista, che non ha sottoscritto il patto di coalizione per le primarie. In tal senso il 30% riportato da Festuccia va molto al di là della forza esprimibile da SeL e Rifondazione".

Marco Beef