Istat: disoccupazione record in Italia. A novembre il tasso tocca 13,4%

Spaventa il numero dei senza lavoro tra 15-24 anni: uno su due non ha un impiego. Notizie non buone nemmeno dall'Europa

Istat: disoccupazione record in Italia. A novembre il tasso tocca 13,4%
ISTAT: DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DA RECORDIl tasso di disoccupazione in Italia e’ salito al 13,4% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,9 punti nei dodici mesi. Lo comunica l’Istat, sottolineando che si tratta del nuovo record dall’inizio delle serie storiche. Il tasso di disoccupazione tra i 15-24enni tocca il nuovo record storico del 43,9%, con un aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,4 punti nel confronto tendenziale. Lo comunica l’Istat, sottolineando che il numero di disoccupati sotto i 25 anni e’ pari a 729 mila persone. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di eta’ e’ pari al 12,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua.  
 
NELL'ULTIMO TRIMESTRE: +18MILA DISOCCUPATI. Il numero di giovani disoccupati risulta cresciuto – sottolinea l’Istat – del 2,5% nell’ultimo mese (+18 mila) e del 9,4% rispetto a dodici mesi prima (+63 mila). L’incidenza deigiovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta’ e’ in aumento sia su base mensile (+0,3 punti percentuali) sia rispetto allo scorso anno (+1,1 punti). Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioe’ coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perche’ impegnati negli studi. Il numero di giovani inattivi e’ pari a 4 milioni 304 mila, in calo dello 0,5% nel confronto congiunturale (-22 mila) e del 2,1% su base annua (-93 mila). Il tasso di inattivita’ dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al 72,1%, diminuisce di 0,3 punti percentuali nell’ultimo mese e di 1,1 punti nei dodici mesi.
A NOVEMBRE 934MILA GIOVANI AL LAVORO. Infine, gli occupati risultavano a novembre 934 mila giovani (tra i 15 e i 24 anni), invariati rispetto al mese precedente e in calo dello 0,9% su base annua (-8 mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,6%, e’ restato invariato sia rispetto al mese precedente sia nei dodici mesi. Il numero di disoccupati a novembre tocca quota 3 milioni 457 mila, con un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente (+40 mila) e dell’8,3% su base annua (+264 mila). Lo comunica l’Istat. Secondo quanto riferisce l’Istat, a novembre gli occupati ammontavano a 22 milioni 310 mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (-48 mila) sia su base annua (-42 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,5%, e’ diminuito di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ed e’ rimasto invariato rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni e’ calato dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,2% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattivita’, pari al 35,7%, e’ rimasto invariato in termini congiunturali e diminuito di 0,7 punti su base annua, per un totale di 312.000 persone. 
LA SITUAZIONE DELLE DONNE. La situazione risulta peggiore per l’universo femminile: l’occupazione si e’ ridotta piu’ tra le donne (-0,4% mensile e annua) che tra gli uomini (-0,1%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,5%, e’ rimasto invariato sia rispetto al mese precedente sia su base annua. Quello femminile, pari al 46,5%, e’ diminuito di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti in termini tendenziali. Rispetto al mese precedente la disoccupazione e’ aumentata per le donne del 2,1%, per gli uomini dello 0,4%; in termini tendenziali il dato e’ rispettivamente +10,9% e +6,1%. Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 12,5%, e’ rimasto invariato in termini congiunturali mentre e’ cresciuto in termini tendenziali (+0,6 punti); quello femminile, pari al 14,6%, e’ aumentato sia rispetto al mese precedente (+0,3 punti percentuali) sia su base annua (+1,3 punti). Nel confronto congiunturale l’inattivita’ e’ diminuita tra gli uomini (-0,2%) mentre e’ restata invariata tra le donne; su base annua il numero di inattivi risulta in calo sia per la componente maschile (-2,6%) sia per quella femminile (-1,9%).
 
Redazione Independent