Indagine della Procura di Milano sul Caporalato nel lavoro dei Riders

I militari dell' Arma hanno intervistato oltre 1000 operatori di piattaforme virtuali nel food delivery

Indagine della Procura di Milano sul Caporalato nel lavoro dei Riders

INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SUL FENOMENO DEL CAPORALATO TRA I RIDERS DELLE PRINCIPALI PIATTAFORME VIRTUALIDurante il fine settimana i Carabinieri del Comando Tutela Lavoro e di tutti i Comandi provinciali dell’Arma sul territorio nazionale hanno intervistato oltre mille “riders”, operanti per le principali “piattaforme virtuali“ del “food delivery”, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini in corso, delegate all’unita specializzata dell’Arma dalla Procura della Repubblica di Milano, sulla gestione del rapporto di lavoro da parte  delle citate “piattaforme“.

Le attività dei Carabinieri si sono svolte su strada e contestualmente in tutte le province abruzzesi ed hanno consentito di “fotografare”, attraverso la voce dei lavoratori e delle condizioni reali constatate sul territorio, le modalità di svolgimento del servizio e le forme di tutela loro garantite, sia sotto il profilo  della sicurezza che sanitario.

Secondo quanto pubblicato da alcuni media sarebbero finite nelle mani dei giudici milanesi alcune chat di questo servizio molto utilizzato, specie ai tempi del Covid19, in cui si sarebbero espresse fattispece di reato. In pratica si chiedeva ai lavoratori in bicicletta di non tardare nelle consegne né per ricevere mance e che, inoltre, il compenso per un delivery, sotto il sole/pioggia/neve, di giorno o sera, si aggirerebbe intorno ai 3 euro a consegna.

Ovviamente queste indiscrezioni andranno confermato da un giusto è regolare processo, resta la notizia dell'indagine che ha riguardato anche il nostro territorio.


Redazione Independent