Inchiesta "Vate" su tangenti alla cultura. De Fanis resta ai domiciliari

Per il giudice del riesame: «Persiste il pericolo di inquinamento delle prove per via dei rapporti con la coindagata Lucia Zingariello»

Inchiesta "Vate" su tangenti alla cultura. De Fanis resta ai domiciliari

INCHIESTA "VATE" SU PRESUNTE TANGENTI ALLA CULTURA: DE FANIS RESTA AI DOMICLIARI. Per il giudice Giuseppe Romano Garganella «persiste il pericolo di inquinamento delle prove per via dei rapporti con la coindagata Lucia Zingariello» così tribunale del riesame dell' Aquila ha confermato i domiciliari per l'ex assessore alla cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato per concussione in merito a presunte tangenti per eventi culturali.

De Fanis era stato arrestato lo scorso 12 novembre insieme, tra gli altri, all'ex segretaria Lucia Zingariello, in seguito alle dichiarazioni dell'imprenditore Andrea Mascitti a cui l'ex assessore alla Cultura della Regione Abruzzo avrebbe chiesto una tangente da 4mila euro per organizzare un evento.

I legali difensori di De Fanis Massimo Cirulli e Domenico Frattura hanno annunciato ricorso in Cassazione per il loro assistito.

Redazione Independent