Incendio Palazzo Paone, la polizia: «Una bravata di cinque ragazzi»

Individuati i vandali responsabili dell'incendio che ha danneggiato la parte inferiore dello stabile settecentesco nel centro storico di L'quila

Incendio Palazzo Paone, la polizia: «Una bravata di cinque ragazzi»

DANNEGGIAMENTO PALAZZO PAONE: SOLTANTO UNA BRAVATA. Una bravata dettata dai fiumi dell’alcool. Questo sarebbe lo stupido movente che avrebbe spinto cinque giovanissimi ad appiccare il fuoco davanti alla facciata di Palazzo Paone, immobile settecentesco situato nel vecchio centro storico. La Squadra Mobile ha subito risolto il caso evitando così che si potessero creare ipotesi false o delineare scenari inquietanti dietro la motivazione che aveva spinto gli autori a causare l’incendio. Immediata anche la delega della Procura di L’Aquila (P.M. Dr.ssa Simonetta Ciccarelli), a seguito della denuncia direttamente presentata in Procura dal legale della parte offesa. Già, comunque, in data 8 gennaio scorso sono stati identificati gli autori, rei confessi dell’atto vandalico da ricondurre a motivazioni assolutamente futili e bullesche.

LA RICOSTRUZIONE. Secondo gli inquirenti il gruppetto dei cinque aveva trascorso una serata in discoteca e, probabilmente in stato d'alterazione da alcool, avevano deciso di dare fuoco ad un sacco dell'immondizia adiacente la parete dello stabile. Uno dei ragazzi aveva acceso col suo accendino la fiamma, mentre altri due si erano preoccupati di alimentare il fuoco tramite l’aggiunta di alcuni pezzi di carta. Gli altri due giovani coinvolti, invece, hanno dichiarato alla polizia di non essersi accorti di nulla ma la loro posizione verrà comunque valutata dalla magistratura.

ANALISI DEL VIDEO. Dopo le prime indiscrezioni sull'origine dell'incendio la polizia ha acquisito un video che ha ripreso l'azione e grazie al quale è stato possibile individuare i responsabili. Si tratta di: A.P., aquilano ma residente a Capitignano, 25 anni, incensurato; P.L., aquilano ma residente a Montereale), 24 anni, incensurato; S.D.T., aquilano ma residente a Montereale, 23 anni, incensurato; A.C., aquilano ma resdente a Montereale, 20 anni, incensurato; R.C., aquilano residente a Montereale, 20 anni. 

I REATI DI CUI SONO ACCUSATI. Il reato per il quale sono stati denunciati è quello previsto e punito dall’art. 424 del c.p.: danneggiamento seguito da incendio, in concorso. La pena varia se dal danno si crea un pericolo d’incendio o invece un incendio vero e proprio. Al vaglio della Procura la posizione degli altri 2 che non hanno direttamente partecipato all’evento. Infatti, l’unica loro colpa è quella di non aver impedito il cagionarsi dell’evento ovvero di non essersi adoperati allo spegnimento delle fiamme. Non sono, poi, emersi elementi utili a poter ipotizzare un accordo preventivo tra tutti i soggetti identificati.

Redazione Independent