In testa a Montesilvano

Intervista al Sindaco: «Il mio professore di matematica diceva Attì se ti devi affossare fallo con le tue mani»

In testa a Montesilvano


MONTESILVANO. INTERVISTA AL SINDACO. Gestire una città "infernale" come Montesilvano - «terra di 'ndranghetisti, mafiosi e camorristi»: queste le inquietanti parole del Comandante della Caserma dei Carabinieri Enzo Martinelli - non sia "affare" da poco. I problemi della quinta città d'Abruzzo (per numero di abitanti), infatti, sono infiniti: il decoro urbano, l'urbanistica selvaggia, l'inquinamento atmosferico e quello del fiume Saline, il lavoro che manca, i servizi sociali che funzionano male, la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata tra le più basse d'Europa (sotto il 20%), il traffico, la mancanza di un'identità cittadina e chi più ne ha più ne metta. Da circa nove mesi ci sta provando un giovane manager finanziario, Attilio Di Mattia, 37 anni, moglie finlandese e da poco padre di una bimba di nome Amelia. Il sindaco, sostenuto da una maggioranza allargata dal Sel all'Udc ed in procinto di fare un'ulteriore "campagna acquisti" (vedi Francesco Maragno), visti i risultati a dir poco insoddisfacenti, ha deciso che era il momento di fare qualcosa di nuovo: azzerare la giunta allo scopo di dare una "sferzata" alla macchina amministrativa. Sentite cosa ci ha detto Di Mattia, questa mattina, venendoci a fare un saluto in redazione. «In realtà questa decisione - ci ha spiegato Di Mattia - era nota a tutti. ne avevo parlato con i partiti e tutti conoscevano il mio pensiero. Ma a fare scattare la molla è stata la gente che mi fermava in strada e mi diceva: "Ah, sindaco! Noi tutto questo cambiamento non lo vediamo". Così mi sono reso conto che era giunto il momento. In fin dei conti chi ci mette la faccia sono io in qualità di Primo Cittadino. Ed io voglio camminare a testa alta nella mia città e non passare per un coglione o per un "fantoccio", cosa che non sono. Se do un obiettivo ad un assessore e questo, invece di risolvere, mi crea problemi oppure pensa ai fatti suoi allora la responsabilità è mia e questo non va bene. Il mio insegnate di matematica del liceo mi diceva: "Atti se ti devi affossare fallo con le tue mani". Ecco. Se mi rendo conto che non sono più in grado di andare avanti me ne torno a fare il lavoro di prima, dove guadagnavo molto di più. Ma, per ora, non mi arrendo e vado avanti con la consapevolezza che si deve raggiungere un obiettivo e facendo quello che ritengo più giusto. Come per i rifiuti: è finita l'era delle discariche». Nei prossimi giorni verrà annunciato il nuovo esecutivo. E' molto probabile che due o tre dei sette assessori vengano confermati come pure potrebbe capitare che molte delle deleghe vengano assunte dal Primo cittadino. Insomma, come dire, il "Toro va preso per le corna".

Marco Beef