In memoria di Jack

Una bellissima poesia di Hikmet dal titolo ' Alla Vita ' mi ha svelato il mistero profondo che mi ha spinto a piantare quegli alberi in giardino

In memoria di Jack

IN MEMORIA DI JACK. Quando è morto Jack sotto i ferri il 23 dicembre scorso, il cane che mio figlio un giorno di 14 anni fa ha portato a casa, siamo stati presi da un profondo sconforto. Nella speranza di attenuare il dispiacere della perdita, abbiamo  pensato di piantare un paio di alberi per ricordare quel bellissimo meticcio (abruzzese per la madre, bracco per il padre) che tanto affetto ci ha dato. Jack era un cagnone (pesava quasi 50 kg) che aveva un formidabile intuito, tutto suo, per capire se le persone che venivano a casa a trovarci fossero affettuose e gentili oppure no, sia con lui che con noi. Aveva anche una memoria da elefante per cui, sia pure a distanza di anni, se le ricordava perfettamente. E così senza stare a pensarci troppo ho piantato due ulivi davanti casa. Ora quando distrattamente il mio sguardo finisce nel prato, ho come l’impressione che quegli alberelli mi dicessero “non dimenticarti di Jack che ora vive in noi, noi che abbiamo assorbito una parte della sua energia vitale”. Senza voler offendere i sentimenti dei credenti di fede ebraica, in quei momenti penso alla tradizione dei figli di Sion: cioè quella di piantare alberi in memoria delle persone che si sono distinte per qualcosa. Jack, non essendo  un umano, non si è distinto affatto, ma per me è come se una persona cara se ne fosse andata lasciandomi un vuoto dentro. Poi qualche giorno fa mi è capitata non so quanto casualmente (credo con Jung che le coincidenze siano significative) questa bellissima poesia di Hikmet tra le mani dal titolo “Alla vita” che mi ha svelato il mistero profondo che mi ha spinto a piantare quegli alberi in memoria del cane Jack.

La conclusione de “Alla vita”, che mi ha colpito fa così:

Prendila sul serio

ma sul serio a tal punto

che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi

non perché restino ai tuoi figli

ma perché non crederai alla morte

pur temendola,

e la vita peserà di più sulla bilancia.

Clemente Manzo