(In)Giustizia. Il "caso" Petrilli

Nel 1980 arrestato per banda armata: poi l'assoluzione. Chiede il risarcimento ma la Corte lo boccia

(In)Giustizia. Il "caso" Petrilli

MALAGIUSTIZIA. LA STORIA DI GIULIO PETRILLI. E' notizia di poco fa che Giulio Petrilli, 50 anni, cittadino aquilano, è in sciopero della fame e della sete a seguito del rigetto della sua istanza tendente ad ottenere un risarcimento del danno per ingiusta detenzione. Arrestato nel dicembre 1980, con l’accusa di partecipazione a banda armata con funzioni organizzative 'Prima Linea', venne assolto in appello dopo cinque anni e otto mesi di carcere. «L’assoluzione in appello - spiega Perilli - venne motivata dai giudici che l’hanno emessa, anche col fatto che in giovanissima età, a diciotto anni, non avrei potuto guidare una organizzazione terroristica». Il caso Petrilli è finito anche su rai Due nella trasmissione "Presunto Colpevole" dove vengono trattate le vicende di malagiustizia. A L'Aquila è cominciata la mobilitazione in favore del concittatino e non sono mancati gli appelli affinchè desista da questa forma di protesta estrema.

Twitter@subdirettore