'Imagine' su Chiodi/D'Alfonso

Potrebbe succedere in Abruzzo quello che accade in Italia. Pd e Pdl vanno a braccetto: e se accadesse anche da noi?

'Imagine' su Chiodi/D'Alfonso

POLITICA. L'ABRUZZO SOGNA MODELLO LETTA. Immagina, lettore. Potrebbe succedere anche in Abruzzo, quello che accade nel tuo Paese. Di cosa parliamo? Della politica, naturalmente! Cioè di quell'arte che rende possibile l'impossibile a condizione che gli interessi in gioco - la Conquista del POTERE - valga il top della performance dei singoli e della loro forma collettiva (i partiti). Immaginiamo, per esempio, dimenticandoci per un attimo della sospensione dei lavori della Camera per le note vicende giudiziarie dell'ex premier S.B., la riproduzione del Governo Letta nella "Valleverde" d'Italia  - La Regione Abruzzo ha il 36% del suo territorio protetto dai Parchi Naturali - e cioè che alle prossime elezioni, per scongiurare il pericolo "grillino" che sta sempre dietro l'angolo, Gianni Chiodi e Luciano D'Alfonso decidano di fare un "governissimo" di sicurezza regionale. Sembra impossibile, la legge elettorale regionale non consentirebbe una simile eventualità, ma noi di Abruzzo Independent amiamo "fantasticare" e ce lo immaginiamo così. Seguiteci, se vi va.

D'ALFONSO GOVERNATORE, CHIODI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. Luciano D'Alfonso detto "Il Faraone" sembra lanciatissimo alla conquista della Regione Abruzzo, anche il virtù della recente sentenza di assoluzione "con formula pienissima" dalle accuse di associazione per delinquere e concussione. Il governatore Gianni Chiodi, che ha una fedina penale più limpida dei liquidi di un neonato ed è il volto positivo, buono, dell'ex Regione Canaglia - così era considerato l'Abruzzo, pressochè fallito per una gestione "allegra" della sanità pubblica - ma sembra destinato ad un futuro diverso da quello di "(Bis)Governator" (Ministro?) e, perciò, potrebbe accontentarsi di essere il Presidente del  Consiglio Regionale. In questo scenario vedremmo molto bene anche l'attuale assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, che in cinque anni ha finanziato di tutto e di più. Bene lettore, ora ti lasciamo. Ma se ciò dovesse accadere, ricordati che noi siamo stati i primi a scriverlo. Ti vogliamo bene.

La (sub)redazione