Ilaria Cucchi e Patrizia Aldovrandi cittadine aquilane

L'Aquila Capoluogo di Solidarietà. Oggi in aula consiliare la mozione pro-donne impegnate nella battaglia per la giustizia

Ilaria Cucchi e Patrizia Aldovrandi cittadine aquilane

L'AQUILA CITTA' SOLIDALE. Ma sì, ormai è chiaro: L'Aquila, complice la tragedia vissuta quattro anni fa, si sta caratterizzando sempre più come città solidale. Si badi bene: non "città del dolore", ma - come detto - luogo solidale verso tutte quelle persone che sono state vittime di ingiustizia. E' accaduto ai 308 angeli volati in cielo prematuramente nel 2009 a causa di edifici e palazzi non perfettamente a norma, e allora a quel punto diventa quasi automatico provare empatia nei confronti di altri individui che - sotto un certo punto di vista - sono accomunati al tuo destino.

QUESTE SONO LE NOTIZIE CHE VOGLIAMO DARE. Ogni tanto possiamo sorridere. Queste sono le notizie che ci piace leggere. E, soprattutto, che ci piace commentare. Perchè non possiamo che approvare ciò che sta accadendo nel capoluogo di regione, proprio in riferimento a quella "solidarietà" di cui sopra. Una mozione del capogruppo di Fed-Prc, Enrico Perilli, che sarà discussa in Consiglio comunale, ha avanzato la proposta di conferire la cittadinanza onoraria dell'Aquila a Patrizia Aldovrandi, madre di Federico Aldovrandi, e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in quanto "cittadine esemplari e modelli da indicare per come hanno lottato, civilmente e pacificamente, credendo sempre nello Stato, per ottenere giustizia". Nella mozione si indica L'Aquila come come 'Città della Pace' e non della solidarietà, ma il concetto ci sembra fondamentalmente lo stesso. 

UNA BATTAGLIA DI CIVILTA'. "Patrizia Aldovrandi, madre di Federico, e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano - recita il testo della mozione - hanno lottato per anni al fine di ottenere giustizia. Piu' volte sono state offese e oltraggiate nel loro dolore e, nonostante cio', hanno continuato nella loro battaglia di civilta' volta a ripristinare i valori di uno Stato democratico e di diritto". Sottoscriviamo in pieno.

Giulio Bertocciani