Il "problema" Bls-Carispaq

Il futuro del credito in Abruzzo e dei lavoratori nel progetto di fusione Bper: meno autonomia e tagli al personale (-300)

Il "problema" Bls-Carispaq

LAVORO. IL PROBLEMA BLS-CARSPAQ. Si è tenuto stamattina nella sede dell'assessorato allo Sviluppo Economico, l'incontro urgente tra il vicepresidente della Giunta regionale, con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, e le OO. SS. Regionali Confederali e di categoria (Cgil-Cisl-Uil-Fabi) sulla ristrutturazione di Bls-Carispaq e le conseguenze in termini di ricaduta sul territorio. L'incontro era finalizzato ad acquisire ogni utile informazione sulla ristrutturazione. Al termine è stato elaborato un documento unitario e condiviso. All'incontro ha partecpato anche il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Emilio Nasuti

COSA POTREBBE SUCCEDERE. Questi i dati emersi sulla fusione degli istituti bancari: la chiusura delle due direzioni generali (pari al 25 per cento del personale, n° 300 lavoratori) con un forte impatto lavorativo, diventando semplici uffici della banca capogruppo Bper con scarsa autonomia decisionale; la costituzione di comitati esecutivi che sostituiscono i consigli di amministrazione e conservano le attuali autonomie deliberative in materia creditizia; la presa d'atto che i sindacati, unitamente alla Regione Abruzzo, stanno affrontando la questione che porterà alla istituzionalizzazione di un percorso di monitoraggio comune; la considerazione che Bls e Carispaq, oggi e domani, sono le banche che hanno prodotto e produrranno più credito della Bper, anche per effetto del terremoto; la necessità di monitorare tutti gli aspetti e le ricadute territoriale, evitando soluzioni centralizzate che creino nocumento al mantenimento occupazione e professionale.

Reda Inde