Il mare inquinato di Pescara finisce in Consiglio regionale

Domani la Commissione di Vigilanza discuterà sull'emergenza balneazione. Forza Italia pronta chiede dimissioni del sindaco Alessandrini

Il mare inquinato di Pescara finisce in Consiglio regionale
IL MARE INQUINATO DI PESCARA FINISCE IN CONSIGLIO REGIONALE. “Domani anche la Regione Abruzzo sarà chiamata a dare risposte precise in riferimento alle azioni messe in campo dopo l’eclatante emergenza balneazione registrata a Pescara. In Commissione Vigilanza, convocata dal presidente Mauro Febbo alle 10 a L’Aquila, chiederemo all’assessore Mario Mazzocca se era stato informato dell’enorme sversamento di liquami in mare in seguito alla rottura della condotta fognaria avvenuta il 28 luglio scorso, se è stata avvisata la Protezione civile, per l’adozione delle misure di tutela della popolazione, e quali azioni ha attuato la Regione stessa, responsabile del calendario estivo dei campionamenti. Vogliamo risposte chiare perché una vicenda del genere non può passare in cavalleria: ci sono delle responsabilità istituzionali precise, dobbiamo capire cos’è che non ha funzionato e dove si è interrotta la comunicazione tra Istituzioni e cittadinanza, tenuta completamente all’oscuro e che ha continuato a fare il bagno nei liquami per giorni”. Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ricordando la Commissione di Vigilanza, presieduta da Mauro Febbo, e convocata per domattina alle 10. “Alla luce della Commissione odierna svoltasi in Comune – ha detto il Capogruppo Sospiri -, nella quale sostanzialmente si sono ulteriormente aggravati i termini dello sversamento, quindi 30 milioni di litri di liquami che sono finiti nel mare in 17 ore, e 450 litri di Oxystrong impiegati per tentare di arginare, invano, la potenza batteriologica di quello sversamento, ritengo sia necessario il coinvolgimento della Regione alla quale comunque spetta un controllo dell’operato dei Comuni nella gestione delle acque reflue e della balneazione. Domani in Commissione a L’Aquila sono stati convocati l’assessore all’Ambiente e all’Ecologia Mario Mazzocca, il dottor Giovanni Damiani, direttore tecnico dell’Arta Abruzzo, e la dottoressa Carla Granchelli, Direttore dell’Ufficio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica della Asl di Pescara. Dall’assessore Mazzocca vogliamo sapere se era stato informato di quanto era accaduto a Pescara, sia per quanto riguarda la rottura della condotta fognaria sia per lo sversamento dei liquami, e gli chiederemo quale sia stata la sua interlocuzione, se c’è stata, con gli Organismi comunali di Pescara. Essendo responsabile del calendario dei campionamenti gli chiederemo se ha disposto una deroga per la città di Pescara, visto l’emergenza in atto, magari predisponendo un calendario di prelievi straordinario e quasi quotidiano per garantire il monitoraggio della situazione. Poi vogliamo sapere com’è possibile che si sia verificata una simile eventualità, ossia la rottura di una condotta di tale rilevanza, cos’è accaduto, com’è accaduto e soprattutto cosa si sta facendo per evitare che riaccada perché la rottura di quella linea fognaria, che ha già ceduto 11 volte tra aprile e maggio, potrebbe rompersi di nuovo, magari mentre il sindaco Alessandrini è ancora in vacanza e dunque oggi è responsabilità di chi governa, a ogni livello, impedire simili accadimenti”.

 
Redazione Independent