Il Washington Post su Grillo

Il newspaper Usa cerca di capire il fenomeno politico italiano. Ora i sondaggi lo danno intorno al 20%

Il Washington Post su Grillo
IL WASHINGTON POST INTERVISTA BEPPE GRILLO. Ora anche gli americani cercano di capire il fenomeno Beppe Grillo ed il Movimento 5 Stelle. Il Washington Post, che lo ha intervistato, sa molto bene che la politica è stata rivoluzionata dai social networks e che il comico genovese è uno dei più seguiti nella rete. L'intervistatore, Anthony Faiola, senza pregiudizi, pragmaticamente spiega agli americani come mai il Movimento 5 Stelle, di cui Grillo è il guru, nel giro di un anno è passato dal 4% al 20% circa.
«NON SIAMO COME LORO, SIAMO GENTE MODERATA». Grillo, come anche Mussolini a cui viene paragonato, ha un grande carisma populista, ma diversamente dalla destra di Le Pen, si colloca oggettivamente a sinistra. Dichiara il comico genovese: «mi chiamano populista, ci chiamano nazisti e mi chiamano Hitler. Ma non capiscono. Quello che sta succedendo è che il nostro Movimento, sta riempendo un vuoto simile a quello dei nazisti in Germania o  Le Pen in Francia. ma non siamo per niente come loro. Siamo gente moderata e bellissima e siamo l'ultima cosa rimasta tra tra l'Italia e i veri estremisti».
LE SUE INCREDUBILI BATTUTE. Le sue battute, non si sa se espresse da comico o da politico, sono brucianti. Quando dice che lui "vuole avere l'ultima risata", oppure quando definisce Mario Monti "rigor Monti", indubbiamente sorridere, ma fanno anche riflettere.
Clemente Manzo