Il Governo Pd-FI con Matteo Renzi è la rivincita del condannato Berlusconi

Il Cavaliere sarà al Colle per essere consultato sulla crisi politica. Napolitano dà il benservito a Letta Nipote

Il Governo Pd-FI con Matteo Renzi è la rivincita del condannato Berlusconi

LA RIVINCITA DEL CONDANNATO BERLUSCONI. Una condanna definitiva a quattro anni di reclusione e l'espulsione dal Senato non impediranno al Pregiudicato di salire al Colle per essere consultato sulla crisi di governo, da un più che imbarazzato  Presidente della Repubblica. Non c'è che dire Berlusconi come l'Araba Fenice, risorge dalle sue ceneri,
ogni volta che viene dato per spacciato e detta pure l'agenda politica . L'ultima resurrezione, non c'è dubbio, è opera di Renzi il "demolition man", così come lo chiama per il Financial Time, che lo ha invitato al Nazareno per riscrivere la legge elettorale, l'Italicum una riedizione mascherata del "Porcellum". E dopo Renzi ora tocca a Napolitano riabilitarlo. Infatti sarà costretto a riceverlo in pompa magna a capo della delegazione di F.I., dopo essere stato a più riprese accusato di non aver rispettato i patti. Oltre all'accusa di non aver concesso la grazia al Berlusca, l'anziano inquilino del Quirinale per poco non ha dovuto subire l' umiliazione che anche i parlamentari di F.I.si unissero alla richiesta di impeachment avanzata da quelli del M5S. Non solo ma tutti i Berluscones lo hanno accusato apertamente di aver ordito con Monti il complotto per farlo
decadere ben prima delle dimissioni. Naturalmente è vero il contrario, cioè che B. si dimise perché non aveva più i numeri in Parlamento per governare, ma questo è solo un dettaglio: tutto fa brodo pur di far risorgere il Caimano.

RENZI PRIMA TWITTA A LETTA #STAISERENOENRICO E POI LO MOLLA. Ma in politica le amicizie, come le inimicizie durano lo spazio di un mattino, come tra Letta e Renzi, che da alleati
sono diventati fieri avversari:"staiserenoenrico", aveva twittato Matteo all'ex Premier, poco prima di pugnalarlo alle spalle e sfilargli la poltrona di presidente del consiglio . Così anche Berlusconi che, momentaneamente, si lascia andare all'elogio dell'ex avversario segretario del Pd. Ha infatti dichiarato: "Stimo Renzi è intelligente e non è comunista".  Anche le mosche cocchiere Sallustri sul Giornale e l'Elefantino su il Foglio, nel frattempo, si sperticano in lodi verso l'ex sindaco di Firenze a cui fanno balenare la possibilità di poter contare, sia pure in modo mascherato, su parte dei voti di F.I, in sostituzione di quelli di Alfano e del Pd pronti a tramare contro l'ex rottamatore.

IL GOVERNO RENZI DELLE LARGHE (SOTTO)INTESE. Sallusti ha infatti scritto riferendosi a Renzi: " Per operare sul campo gli serve altro ( che i voti di Alfano e del Pd ndr), voti veri in Parlamento che nessuno dei suoi padrini può dargli. L'amico Berlusconi i voti li ha eccome, e sono certo che in caso di necessità ne farà buon uso". Verdini, il plurindagato bancarottiere coordinatore di F.I., sta infatti lavorando per creare un gruppo di 11 senatori di F. I. pronti a soccorrere l'amico concittadino Renzi in caso di necessità, dando vita ad una riedizione di un governo dell'inciucio, ma sottotraccia. Qualcuno dubita che il Premier in pector rifiuterà quei voti? Beninteso in nome dell'Italia bene comune.

(Foto: Pep Marchegiani)

Clemente Manzo