"Il Giornale" un vascello alla deriva

Che cosa puo' fare il direttore di un giornale? Seguire le istruzioni del padrone, senza tanti giochetti, oppure dimettersi

"IL GIORNALE" UN VASCELLO ALLA DERIVA. Per un avido lettore non c'e' situazione piu' avvilente di quella che mostra lentamente il mutamento di faccia del suo giornale preferito. Confesso che nel passato Il Giornale mi dava la possibilita' di ragionare, di considerare favorevolmente i concetti espressi dal quotidiano. Non tutti, non sempre. Il direttore Sallusti aveva idee personalissime su certi aspetti politici. Comunque lasciava spazi alle opposizioni. Il Giornale, della famiglia Berlusconi naturalmente cercava di correggere in qualche modo gli errori del Cav, che sinceramente non metteva bocca negli affari del quotidiano. Poi, un po' alla volta, soprattutto quando il centro destra faceva breccia nella mentalita' di molti italiani, l'ex premier ha messo il piede sull'accelleratore e ha cominciato a creare chiaramente un chiasso rumoroso, ma anche innocuo. Berlusconi annunciava periodicamente che il suo partito unito a quello di Salvini e della Meloni, avrebbe ottenuto una maggioranza schiacciante. Ma, ancora una volta ha commesso l'errore di imporre (o tentare di imporre) le sue vedute politiche, le decisioni da prendere in vista del momento in cui il centro destra sarebbe tornato al potere. Errore grosso quello del Berlusca perche' nonostante la ripresa, tantissimi italiani avrebbero preferito vederlo in pantofole godersi i risultati del suo lavoro in campo edilizio-televisivo. Invece no. Se Salvini diceva Tizio, il cav. controbatteva con Caio. Intanto Salvini girava l'Italia in lungo e in largo creando un folto gruppo di seguaci. Quando FI ha visto che Salvini faceva sul serio, allora e' iniziata una assurda campagna di dare e prendere su di lui. Per cui a un certo punto non si capiva piu' se il trio FI, Lega e FdI fosse unito o diviso in piccoli gruppi. Addirittura ha tentato piu' di una volta di mettere Salvini contro Di Maio per sfasciare l'attuale governo Il  Giornale, naturalmente, ha dovuto seguire le itruzioni di Berlusconi, mettendo Sallusti in un angolo. Che cosa puo' fare il direttore di un giornale? Seguire le istruzioni del padrone, senza tanti giochetti, oppure dimettersi. Cosi' Il Giornale e' diventato un minestrone indigeribile. Basta seguire la prima pagina del quotidiano milanese per accorgersi che il quotidiano dei Berlusconi sembra un vascello alla deriva, con corti venti che muovono le vele a destra e sinistra. Attenti ai vari scogli che potrebbe incontrare nel pericoloso cammino.

Benny Manocchia