Il Dipendente Nobel

Una figura che ognuno di noi ha incontrato una volta nella vita. Come sopravvivergli? Facendoti una meravigliosa risata

Il Dipendente Nobel

COME HEIDI DAL BERNINI - Scommetto 10 euro (se ne avessi di più alzerei la posta) che almeno una volta nella vita hanno provato ad affibiarvi il ruolo dello scemo/a del villaggio. Per intenderci, caro lettore, è come se il nonno di Heidi fosse ospite dal Bernini. Peccato che ciò a cui mi riferisco non sia la sensazione che ti pervade, magari solo per un attimo, di mera inutilità,dopo aver assistito ad una conferenza di Margherita Hack. Parlo dell'ignoranza e deficit -neuronale massivo che molti rispettabilissimi dipendenti, di noti bar-negozi pescaresi, deducono arbitrariamente dal tuo sguardo.

IL TUO INCUBO QUOTIDIANO - Non sto parlano di Prometeo alle prese con un accendino, ma solo di Te, uomo o donna che tu sia, che vuoi comprare un libro, vuoi andare a rilassarti difronte un bel calice di vino oppure pensi che sia il caso di comprare un paio nuovo di jeans, ma ignori l'infimo pericolo che potrebbe attenderti nel caso tu sia "relativamente" sfortunato: IL DIPENDENTE PREMIO NOBEL (naturalmente scienza-pace-letteratura in una botta sola). Ormai almeno un esemplare si è sapientemente integrato nel tuo bar/negozio prediletto e tu non sei capace di mettere fine a questa 'relazione' che vi lega ormai da tempo- in ragione del legame affettivo che c'è tra voi -e continui a frequentarlo pur sottoponendo il tuo intelletto ad un giogo atroce.

I "NUOVI MOSTRI" - Come la caccia per i leoni, il Dipendente-NOBEL, non resiste alla sensazione di farti sentire un vero BEOTA, sguainando una cultura (nel migliore dei casi effettivamente florida) nei campi più disparati, che il più delle volte è solo un aspetto della parte in cui si è calato firmando un contratto d'assunzione. Chi sono i mostri di cui vi sto parlando?

1) L'ENOLOGO DOTTO - Quello a cui tu stesso affidi la scelta del tuo vino, perchè oggettivamente non te ne intendi e nonostante lui ne sappia quanto te - se non di meno -e lavori in quel bar da 48 ore, non perde occasione per farti sentire un vero uomo di montagna sceso in città per vendere il sapone.

2) IL FILOLOGO (O TUTTOLOGO) - Quello che magari lavora in un negozio di dischi, o meglio di libri, e a colpi di frasette ripescate random dalla sua memoria dei libri di letteratura delle superiori vuole ardentemente segnare un goal nella partita tra la sua deficienza effettiva e quella tua presunta.

3) IL COMMESSO SADICO - Il più temuto, soprattutto dalle donne, quello che pensa di riuscire a farti credere di essere la taglia 40 che non sei (e con una buon 99.99% di probabilità non sarai mai. Cosa che lui ti ricorda insistentemente e subliminalmente 1000 volte nel giro di un minuto) propinandoti capi che per niente si plasmano questo sul  tuo corpo. E' del tutto incapace di capire che ti stai accorgendo di essere presa per c**O, ma non ha niente che faccia al caso tuo e, pur di non dirtelo, metterebbe a soqquadro l'intero negozio disintegrando la tua autostima. Dirti che non può aiutarti sarebbe un gesto davvero troppo onesto.

CONSIGLI PER SOPRAVVIVERE - Dopo aver dato voce a questo ignobile fenomeno mi chiedo cosa 'faccia click' nella mente di queste armate di Beatiful Mind & Rain Man ed inneschi il diabolico tentativo di messa alla gogna di un normalissimo cliente, ma ad oggi - CARO LETTORE - non ho per te una risposta esaustiva. Posso solo esprimere la mia opinione su qualche tecnica di difesa, produttiva per di più. Cosa ci guadagneremmo noi? Una meravigliosa risata! Solo a questo può ambire chi si sente legittimato dalla sua professione - spesso e volentieri di fortuna, non dettata da un interesse vero - a trattarci come i 'saponari'(ndr). Tuttavia per chi risulti troppo complicato sorridere in preda ad istinti omicidi in seguito alle improvvisazioni grottesche del DIPENDENTE NOBEL è consigliabile ricorrere all'arte della mimetizzazione. Mi riferisco soprattutto alle categorie nr 1 e 2 - l'estimatore last minute dei vini e il filantropo per caso-che possono essere facilmente depistati da   un moleskine in bella vista, una reflex al collo e un Mac sottobraccio, con l'Unità rigorosamente nella tasca posteriore dei pantaloni (queste caratterizzazioni così esplicative sono state fornite da un link su facebook "Le 10 cose che un vero intellettuale non può farsi mancare" che ha reso un servizio eccellente all'umanità), portandoli a considerarvi «uno del branco» evitando di essere dilaniati dai loro commentini saccenti. Pare che non siano soliti attaccare i loro  simili.

Ecco. So che in molti avranno vinto quei 10 euro e io mi dichiaro ufficialmente in bancarotta. 

Giorgia R.A. Isidoro

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