Il Comitato Via della Regione Abruzzo ha detto "no" all'ampliamento di Megalò 2

Il centro commerciale di Santa Filomena a Chieti Scalo non si farà. Fortissima la protesta della politica e società civile

Il Comitato Via della Regione Abruzzo ha detto "no" all'ampliamento di Megalò 2

MEGALO' 2 NON SI FARA' ALMENO PER ORA. Il Comitato per la Valutazione di impatto ambientale (Via) della Regione Abruzzo, nella riunione di ieri a L'Aquila, ha detto "no" al progetto di ampliamento di "Megalo' 2" a Santa Filomena di Chieti Scalo. Il Via ha rigettato l'istanza di proroga del proprio giudizio, risalente al 2012 e che andra' in scadenza, trascorsi 5 anni, il prossimo 10 aprile: termine entro il quale andava completata l'opera che, invece, non e' mai iniziata. Venuta meno la proroga, il Comitato, presieduto dal direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis, ha potuto dichiarare improcedibile la seconda istanza, quella di modifica sostanziale del progetto limitatamente alle opere edili, trattandosi di un procedimento che presuppone la vigenza del precedente giudizio del 2012, che invece andra' a scadenza tra poco.

TUTTI A PROTESTARE. Fortissima è stata l'opposizione al progetto da circa 30mila metri cubi di cemento, compresa l'area del parcheggio. A guidare la protesta ambientalisti, associazioni di categoria ma anche la politica (MoVimento 5 Stelle e Rifondazione). Il progettista Merlino aveva invece difeso l'opera sostenendo che era impensabile contrastare l'iniziativa di un privato che avrebbe creato, in un momento storico come questo, circa 350/400 posti di lavoro. 

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA. Un'affermazione in parte confutabile, almeno secondo noi che scriviamo, quella dell'ingegner Merlino, poichè il nostro Abruzzo, ed in particolare l'Area Metropolitana di Chieti-Pescara, ha un indice elevatissimo in rapporto alla presenza dei centri commerciali per numero di abitanti, e questo già da molti anni. Tradotto dalla statistica significa che il benessere derivante dall'occupazione indotta dalla presenza di megastore della grande distribuzione organizzata avrebbe dovuto elevare l'area di benessere collettiva. Ma, invece, i dati economici indicano proprio il contario: anzi l'economia dei centri urbani, del piccolo commercio, è scomparsa, riducendo di fatto anche i benefici occupazionali derivanti da simili operazioni.

Redazione Independent