Il Chieti sbanca Sorrento 1 a 2

Rossi in pieno recupero regala i tre punti a Di Meo. Ora i neroverdi sono a quota 13 in classificia

Il Chieti sbanca Sorrento 1 a 2

IL CHIETI SBANCA A SORRENTO 1 A 2. Di Meo alla fine dopo aver provato il modulo 4-3-3, torna al 4.2.3.1, e la vittoria esterna di 1 a 2 gli dà ragione. Ora con 13 punti Di Meo vede allontanarsi la coda della classifica e la squadra può affrontare con maggiore serenità la parte finale del girone di andata. Intanto il Teramo, che ha pareggiato in casa contro il Caserta, resta secondo ad un solo punto dal Cosenza che ha pareggiato a Messina.

LA PARTITA. Nella prima frazione di gioco la furia dei rosso-neri fa temere il peggio per gli abruzzesi. Infatti il bilancio è di 4-5 azioni pericolose dei campani, contro una sola dei nero-verdi. Al 40° l'arbitro signor Capilungo espelle per doppia ammonizione Lettieri. Nel secondo tempo i sorrentini, pur con un uomo in meno, continuano ad assediare l'area nero-verde ed al 9° Catania segna la rete del vantaggio dei padroni di casa. Il Chieti tenta una reazione al 24° con Mangiacasale e al 34° perviene al pareggio con Gaeta ben servito da Mangiacasale. Al 36° l'arbitro espelle anche Caldore, facendo scendere a 9 il numero dei giocatori campani. Al 41° riequilibria i contendenti in campo espellendo Borgese del Chieti. La gara 45° sembrava finita sull'1 a 1, quando in zona recupero, al 46° su traversone di De Giorgi, Rossi porta in vantaggio il Chieti, che così si aggiudica l'intera posta in palio.

IL TABELLINO.

Sorrento (4-3-3): Polizzi, Imparato, Caldore, Benci, Danucci,Villagatti, Maiorino (40° Pantano), Esposito (33°st Lettieri), Catania (25°st Margarita), Improta, Coppola. A disp: Santos, Coulibaly, Canotto, Chinellato. Allenatore: Chiappino.

Chieti (4-2-3-1): Robertiello, De Giorgi, Di Filippo, Guitto (11°st Borgese), Terrenzio, Daleno, La Selva (36°st Rossi), Della Penna, Guidone, Gaeta, Berardino (11°st Mangiacasale), A disp: Gallinetta, Dascoli, Di Properzio, Tori. Allenatore: Di Meo

Arbitro: Capilungo di Lecce.

Clemente Manzo