Habemus Acqua (non ovunque)

Il lento ritorno alla normalità dopo la grave emergenza idrica. Sotto accusa la "mala" comunicazione Aca

Habemus Acqua (non ovunque)

EMERGENZA IDRICA. LENTO RITORNO ALLA NORMALITA'.  Sta tornando - molto lentamente - alla normalità dopo la grave emergenza idrica che ha lasciato l'Area Metropolitana (19 Comuni, circa 300mila persone) completamente a secco per oltre ventiquattro ore. Non pochi i disagi: famiglie intere costrette a comprare bottigliette d'acqua, negozianti impossibilitati a svolgere il proprio lavoro, scuole con bagni impraticabili (molti ragazzi, infatti, hanno deciso di approfittare del disservizio per fare il classico "filone" di primavera), professionisti impossibilitati a ricevere i pazienti (dentisti), etc. Sotto accusa la gestione dell'emergenza da parte dell'Aca che non avrebbe comunicato il disagio provocato dalla rottura della conduttura "Il Giardino" in modo da permettere ai sindaci di emanare un'ordinanza per disporre la chiusura delle scuole.

ESAURITE LE BOTTIGLIETTE D'ACQUA. In molti supermercati sono andate esaurite le bottigliette di acqua naturale, mentre sugli scaffali sono rimaste soltanto confezioni di acqua gassata. A Pescara il Comune ha distribuito oltre 2000 bottigliette provando ad assistere a domicilio anche le persone anziane constrette in casa. A Chieti Di Primio ha disposto un servizio con le autobotti per superare l'emergenza idrica ed assistere le famiglie in difficoltà. Insomma, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua non si poteva prevedere nulla di peggio.

 Redazione Independent