Grillocrazia: «Senza fiducia»

Il leader dei "5 Stelle" ribadisce il No ai Governi dei partiti. Bersani nel caos: «Dica cosa vuole fare o tutti a casa»

Grillocrazia: «Senza fiducia»

GRILLO E CASALEGGIO A ROMA TRA GLI ELETTI DEL M5S. Grillo e Casaleggio hanno incontrato a Roma i 163 parlamentari eletti del M5S, per la nomina dei capigruppo di Camera e Senato. Vito Crimi è stato eletto per palazzo Madama mentre Roberta Lombardi per Montecitorio. E' stato deciso che i parlamentari grillini si alterneranno trimestralmente alla carica di capogruppo e di portavoce. Secondo quando riferisce Crimi, la nomina dei capogruppo non è stata unanime, infatti hanno votato per Crimi 34 senatori su 54, mentre per la camera i candidati sarebbero stati una decina e Lombardi avrebbe otternuto 37 voti il maggior numero di voti.

«NESSUNA FIDUCIA AL GOVERNO DEI PARTITI». La partecipazione di Grillo alla convention è stata in dubbio fino alla fine a causa della morte del suocero Parvin Tadik, il punto di riferimento in politica estera del comico genovese. Vito Crimi in una conferenza stampa ha fatto una dichiarazione che pone più di un interrogativo e che vale la pena di riportare «ribadiamo che come detto in
campagna elettorale, e da anni, il M5S non può e non darà alcuna fiducia al governo dei partiti. Il governo lo individuerà il Presidente Napolitano. Altro non c'è da dire».

BERSANI: «NO A UN ACCORDO CON IL PDL». Sotto sotto il M5S, sarebbe ben felice se PDL e PDL-L come dice Grillo, si accordassero per qualche forma di governo, in modo tale da poter condurre la propria battaglia fatta di denuncia contro i privilegi della politica, che tanti consensi ha portato al movimento. Perfino D'Alema si è reso conto che percorrere tale strada equivarrebbe un suicidio per il PD. Nello stesso tempo sembra destinata a naufragare l'idea di Bersani di presentarsi alle camere con un governo minoritario. Lo scopo evidente è quello di mettere il M5S con le spalle al muro costringendolo ad assumersi la responsabilità dell'ingovernabilità del paese e delle relative conseguenze sul piano sociale ed economico. Bersani, intervistato da Fazio, ha infatti dichiarato riferendosi a Grillo «Ha un movimento che ha un terzo dei parlamentari, decida quello che vuol fare, altrimenti andiamo tutti a casa, anche lui». Secondo diverse fonti ci sarebbero stati contattati con molti Senatori del M5S, per convincerli a votare la fiducia al Senato ad un governo a guida PD. D'altra parte è stato lo stesso leader del M5S che ha denunciato il mercato delle vacche da parte del PD. Che Grillo tema il tentennamento dei suoi parlamentari lo dimostra l'attacco che fa allo art. 67 della Costituzione secondo cui «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». Articolo che consentirebbe, secondo il comico genovese, la «circonvenzione
d'elettore».

NAPOLITANO: «SERVE UNA MAGGIORANZA VERA». Napolitano non sembra favorevole a varare un governo senza maggioranza a Palazzo Madama. Dopo le consultazioni e dopo qualche mandato esplorativo potrebbe decidere per un governo a termine quantomeno in grado di condurre il paese a nuove elezioni. In tal caso, il M5S non esclude l'appoggio. Infatti il "no" secco di Grillo e Crimi era riferito ad un governo dei partiti e non ad un governo del Presidente.



Clemente Manzo