Gli italiani, Grillo e gli altri

Il "fenomeno" di queste elezioni è il M5S che riempie le piazze del paese. Tremano e tramano Pd, Pdl e Monti

Gli italiani, Grillo e gli altri

LE INTENZIONI DI VOTO DEGLI ELETTORI PREMIANO GRILLO. E' un fenomeno in continua ascesa quello di Beppe Grillo che riempie le piazze d'Italia con il suo "Tzunami Tour". Il Movimento 5 Stelle, rubando voti a destra come a sinistra e senza l'ausilio delle televisioni, è diventato il terzo partito: i sondaggisti stimano il M5S al 20% dei consensi, alcuni dall'estero addirittura oltre il 30%. Forse le ripetute accuse di populismo mosse a Grillo dai competitors Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e Mario Monti in televisione addirittura hanno favorito il Movimento "Grillista" anziché danneggiarlo. Galvanizzato dal successo dei suoi comizi, come quello tenuto a Genova in piazza dé Ferrari traboccante di folla, ha coerentemente annullato l'intervista a Sky. «Noi preferiamo stare nelle piazze - ha detto l'istrionico leader col consueto slang genovese, ma forse ben consigliato da Casaleggio - tra la gente perché la politica è delle persone». Il M5S, che nella sua strategia elettorale ha riscoperto i comizi in piazza, è riuscito perfino a soffiare al PD la piazza di San Giovanni a Roma, dove Grillo terrà il comizio di chiusura il 22 prossimo.

IL CENTROSINISTRA TEME L'AVANZATA DI BERLUSCONI. Anche il candidato premier Pieluigi Bersani, Nichi Vendola e Bruno Tabacci hanno parlato ieri di fronte ad un vasto pubblico in piazza DuomoMilano dove, inaspettatamente, è intervenuto anche l'ex presidente del consiglio Romano Prodi. Il professore bolognese, come l'ex rottamatore Matteo Renzi, sta dando una mano alla coalizione di centro sinistra in questo rush finale. Non è stato facile per Prodi accettare di comparire al fianco dell'alleato del PD Vendola, additato sia da Monti che da Berlusconi come un pericoloso estremista. La scesa in campo di Prodi, l'unico che sia riuscito a sconfiggere elettoralmente il Cavaliere, è sorprendente in quanto il professore (anche lui) dopo l'esperienza di governo, si era piuttosto defilato. Evidentemente la coalizione, benchè stimata ad oltre il 33% dei consensi, teme il recupero - impensabile qualche mese fa - di Berlusconi &co. in continua ascesa nei sondaggi grazie alle sue proposte shock. 

E IL CONFRONTO TELEVISIVO? Il partito di Monti "Impegno Civile" non ha sfondato nei consensi. Infatti i sondaggisti lo stimano attorno al 10%, benchè la sua esposizione televisiva sia stata accentuata e persino superiore a quella di Bersani. In un tentativo estremo di recuperare consensu, dunque elettori, ha sfidato i rivali a suo avviso Bersani e Berlusconi in un confronto televisivo all'americana. «Abbiamo il dovere di confrontare le nostre idee davanti agli elettori. In tutte le democrazie avanzate - ha dichiarato deciso l'ex presidente del Consiglio ben considerato dalla Ue e Bce - si fa questo. Perché in Italia non dovrebbe avvenire?». Ma l'Italia non è l'America dove i contendenti sono solo due, per cui sia Bersani che Berlusconi hanno rifiutato l'offerta dell'ex premier. Semmai, secondo Berlusconi il confronto televisivo andrebbe fatto tra i due veri contendenti alla guida del paese cioè lui e Bersani. 

LA LEGITTIMA  PROTESTA DI RIVOLUZIONE CIVILE. "Rivoluzione Civile" del magistrato Antonio Ingroia, che nei sondaggi è stimato quasi al 5%, ha organizzato un sit-in davanti alla sede della Commissione di vigilanza in RAI per protestare contro la «Decisione scandalosa della Commissione di  vigilanza RAI di escludere Rivoluzione Civile dal dibattito finale in TV, privilegiando la presenza dei leader delle coalizioni Bersani, Monti, Berlusconi».

GIANNINO E IL FARE PER FERMARE IL DECLINO. L'altro elemento nuovo, oltre Grillo, è senza dubbio il movimento del "Fare per Fermare il Declino" fondato dal giornalista economista Oscar Giannino. I sondaggisti sono scettici sulle reali potenzialità del Fare, benchè il suo programma di governo sia uno dei migliori e certamente dei più chiari sia in termini di proposte che in termini di coperture finanziarie. Giannino potrebbe avere un exploit in Lombardia e Veneto dove è dato sopra il 4%.

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