Gli interrogativi post-Bersani

Perchè Grillo non parla? Spacchettare o non spacchettare il Pdl? Come ritornerà Silvio Berlusconi?

Gli interrogativi post-Bersani

TUTTI GLI INTERROGATIVI DELLA VITTORIA DI BERSANI. La dichiarazione di Bersani un pò ambigua ,"Ora vincere senza raccontare favole", può essere interpretata nel senso che un Bersani premier non sarà in grado di abbandonare del tutto la politica economica "lacrime e sangue" di Monti. Il Professore si è posto l'obiettivo del risanamento del bilancio per mezzo delle varie manovre finanziarie che hanno avuto un effetto depressivo sul PIL, sui consumi e sull'occupazione e che comportano ulteriori manovre depressive. Sarà in grado il Segretario del PD di discostarsi dall'agenda Monti e in che misura? E' il primo interrogativo che molti osservatori oggi si pongono.

I FALSI DUBBI NEL CENTRO DESTRA. Il secondo interrogativo è: come si comporterà il centro destra ora che Bersani ha battuto in modo evidente Renzi? L'attendismo di Berlusconi è ormai giunto al termine che non può procrastinare oltre la decisione se scendere in campo oppure no. La vittoria del segretario del PD è vista dal centro destra come il mancato rinnovamento del partito, cosa che invece sarebbe avvenuta con la vittoria del Rottamatore, portatore di rinnovamento per antonimasia. Dunque, Bersani candidato Premier è un incentivo in più per Berlusconi a candidarsi alle prossime elezioni: potrà agevolmente rispolverare i vecchi slogan sui comunisti, sulle toghe rosse ecc. ecc. che più volte lo hanno portato a palazzo Chigi, grazie anche al supporto dei potenti media da lui controllati,

SPACCHETTARE O NON SPACCHETTARE IL PDL? Gli interrogativi non finiscono qui perché un altro nodo da sciogliere è  se, presentarsi con una nuova coalizione e spacchettare il PDL, oppure  mantenere unito il partito, cambiando eventualmente nome, come auspica Angelino Alfano. Dovremo, quindi, pazientare fino a mercoledì quando, in occasione della presentazione del libro di Vespa, sua emittenza deciderà sul da farsi. Sapremo Anche se le primarie del centro destra saranno accantonate, benchè Alfano sostenga il contrario. Verosimile non si terranno, per il semplice motivo che al Cavaliere non sono mai piaciute. I sondaggi, che ha sempre guardato con attenzione, lo aiuteranno ad orientarsi in tale difficile scelta. Intanto coloro che si sono battutti per una rottamazione del signore di Arcore, da lui considerati traditori, insistono sulla necessità di andare al voto con un volto nuovo. E' quanto sostiene Alemanno  quando dice "non penso che sia riproponibile una candidatura di Berlusconi. Sarebbe un atto irrazionale. Tutto il percorso che abbiamo fatto da un anno e mezzo a questa parte indica la necessità di un ricambio generazionale di una nuova formula per tutto il centro destra".

LA DOTE DI RENZI TRA PD E GRILLO. Molti dei voti di elettori indecisi sarebbero andati al PD in caso di vittoria del Sindaco di Firenze. Invece la vittoria di Bersani, da una parte ha ricompattato l'elettorato di sinistra, ma dall'altra probabilmente farà perdere molti dei  consensi che in dote avrebbe portato Renzi, e che ora sono diventati terreno di caccia del centro destro e perché no del Movimento 5 Stelle di Grillo.

Clemente Manzo