Giro d' Italia 2019 - Intervista doppia a Vincenzo Nibali e Daniele Oss

A poche settimane dalla gara di ciclismo piu' amata dagli italiani saliamo in sella con due dei protagonisti della corsa

Giro d' Italia 2019 - Intervista doppia a Vincenzo Nibali e Daniele Oss

GIRO D'ITALIA: INTERVISTA DOPPIA A VINCENZO NIBALI E DANIELE OSS. Mancano solamente poche settimane all'inizio del Giro d’Italia 2019, la gara piu' amata al mondo degli appassionati di ciclismo dopo il Tour de France. Tra i big di questo sport famosissimo spiccano i nomi di Tom Dumoulin, Simon Yates e Vincenzo Nibali : c’è solo da rimanere incollati davanti al televisore per capire chi la spunterà il 2 giugno in quel di Verona

La gara di questa edizione e' suddivisa in 21 tappe, alcune durissime, che segnaranno in modo evidente le qualita' tattiche e le abilita' degli atleti e dei team principali per la conquista della maglia rosa. Perché il ciclismo è così: sudore, fatica, impegno e ricompensa. “Ma anche divertimento”, direbbe Daniel Oss. “È vita”, risponderebbe Vincenzo Nibali

Per non scontentare nessuno dei due, con la collaborazione del blog L'Insider abbiamo intercettati per un’intervista doppia in cui abbiamo cercato di toccare i diversi punti del ciclismo, del ciclista e anche qualche curiosità sulla loro vita! Buon divertimento.

 
1. Cos'è per te il ciclismo?

Vincenzo Nibali: Il ciclismo è la mia vita perché è la mia passione. Lo pratico sin da bambino ed ora è diventato la mia professione, permettendomi di diventare ciò che sono

Daniel Oss: Tutto! Amicizia, amore, stile di vita, ragione di vita, lavoro, educazione: tutto!

2. Quando sei salito per la prima volta su una bici?

Vincenzo Nibali: Ero piccolino, accompagnavo mio padre in mountain bike per le salite domenicali intorno a Messina. Lui era coi suoi amici, io cercavo di stargli dietro.

Daniel Oss: Credo a 4-5 anni... triciclo ovviamente. Poi senza ruote di supporto e poi Bmw mtb e corsa a 7 anni prime garette.

3. Chi o che cosa ti ha spinto verso questo sport?

Vincenzo Nibali: Mi piaceva la bicicletta perché mi permetteva di allontanarmi dal mio paese, esplorare nuovi posti, coltivando una mia passione.

Daniel Oss: Bah, c’era un gruppo sportivo che aveva dei ritrovi settimanal, i miei mi ci hanno buttato e mi sono trovato bene. US Aurora: la mia squadra del cuore, la prima. 

4. Qual è il sacrificio più grande che hai fatto per il ciclismo?

Vincenzo Nibali: In realtà nessuno in particolare. Mi vedo solo in bici.

Daniel Oss: Faccio fatica a pensare a grandi sacrifici fatti... tutto quello che ho fatto, l’ho fatto senza peso e con grandi obiettivi.

5. A quale ciclista del passato ti sei ispirato di più? Chi era il tuo idolo?

Vincenzo Nibali: Non ho avuto un vero e proprio idolo. Di certo da piccolo quando vedevo le prime gare in televisione seguivo Pantani. A mio padre invece piaceva Moser.

Daniel Oss: Onestamente non ho mai avuto grandi idoli e ispirazioni.

6. Due cose belle del ciclismo?

Vincenzo Nibali: La bicicletta e con essa la possibilità di vedere posti nuovi.

Daniel Oss: Scuola di vita e rispetto.

7. Due cose brutte del ciclismo?

Vincenzo Nibali: Mi piace il ciclismo nel suo totale, ma ovviamente la fatica e la crisi di fame sono gli aspetti più duri, in quei momenti odi tutto.

Daniel Oss: La fatica e le cadute.

8. Qual è il ricordo più bello della tua carriera?

Vincenzo Nibali: La prima vittoria al Giro d’Italia nel 2013. In particolare la tappa vinta sotto la neve alle Tre Cime di Lavaredo.

Daniel Oss: Campionato del mondo a crono a squadre di Ponferrada e Richmond.

9. Quale il più brutto invece?

Vincenzo Nibali: Sicuramente la caduta al Tour de France e quella alle Olimpiadi perché hanno segnato la mia carriera.

Daniel Oss: Una caduta al Tour de France.

10. Che consiglio daresti a un giovane che vorrebbe fare il ciclista professionista?

Vincenzo Nibali: Il mio consiglio è di scegliere una squadra dilettante U23 che non guardi ai risultati ma alla persona, insegnandogli il mestiere del ciclista!

Daniel Oss: Vivi il presente e goditi la vita.

11. Chi pensi sia il giovane più promettente alla partenza di questo Giro 2019?

Vincenzo Nibali: Egan Bernal che tra l’altro ha già dimostrato di poter ambire a un grande risultato vincendo la Parigi–Nizza.

Daniel Oss: Bernal Egan.

12. Chi sono i favoriti alla partenza del Giro d’italia 2019?

Vincenzo Nibali: Tenderei ad essere superstizioso…

Daniel Oss: Vincenzo Nibali!

13. E chi ti auguri che vinca?

Vincenzo Nibali: (ride)

Daniel Oss: Vincenzo Nibali!

14. Quale pensi possa essere la tappa più impegnativa e dove credi si decida il giro quest’anno?

Vincenzo Nibali: Non c’è una tappa ma ventuno, quindi è un percorso di più settimane in cui vince chi dimostra di essere il migliore in ogni tappa.

Daniel Oss: (ride)

15. Che cosa pensi quando mancano ancora 100km all’arrivo e ci sono altre 2 montagne da scalare?

Vincenzo Nibali: Niente di particolare, sono concentrato sull’arrivo ma penso ad alimentarmi e a mangiare perché la crisi di fame può arrivare a tutti.

Daniel Oss: Dico beh, potrebbe andare peggio... potevano mancarne tre!

16. Ci può raccontare qual è la tua routine post-gara fino al giorno dopo?

Vincenzo Nibali: Alimentarsi secondo le indicazioni di Magni dopo il recupero, interviste dopo la doccia se ho ottenuto un buon risultato. Poi albergo, massaggi con Pallini, infine cena, chiacchiere coi compagni e con i familiari. Poi torno in stanza col mio compagno che quest’anno è Damiano Caruso.

Daniel Oss: Dopo tappa vado in doccia e riposo sul bus fino all’hotel successivo. In hotel massaggi, cena e dormire il prima possibile con musica soft. Sveglia con musica punk e via a menare!

17. Chi è il tuo compagno di squadra più divertente?

Vincenzo Nibali: Sono tutti sempre simpatici e divertenti… chi più, chi meno.

Daniel Oss: Sagan, Gatto e Bodnar.

18. Ci puoi dire un segreto: con quali altri ciclisti “rivali” hai un rapporto speciale?

Vincenzo Nibali: Tutti i ragazzi che si allenano regolarmente con me, pur non essendo compagni di squadra. Ad esempio quelli che abitano a Lugano. Una volta Pozzovivo era un mio rivale, oggi un compagno; poi Cataldo, Santaromita che è un grande amico.

Daniel Oss: Marangoni ma ha smesso… e poi Guarnieri con cui siamo amici da sempre.

19. Come descriveresti il tuo rapporto con i Social Network?

Vincenzo Nibali: Sono molto attivo su Facebook e Instagram, mi piace rispondere in prima persona alle domande dei fan. Infatti non ho un social media manager, mi piace farlo personalmente.

Daniel Oss: Divertente, mi diverto

20. Completa questa frase: Se non avessi fatto il ciclista, sarei diventato…

Vincenzo Nibali: Avrei lavorato nel negozio di famiglia, considerato che la fotografia è una mia passione.

Daniel Oss: Un imprenditore di successo!

21. Al di là degli allenamenti prettamente in bici, c'è qualcosa d'altro che ti aiuta a prepararti mentalmente per le gare? Per esempio meditazione, yoga...

Vincenzo Nibali: Non faccio allenamenti particolari, riesco ad essere rilassato di mio, a volte mi capita di riposare anche prima della gara.

Daniel Oss: Musica a manetta e qualche lezione di basso elettrico. 

22. Durante le gare, quanto ti accorgi dei tifosi/appassionati a bordo strada? La loro presenza è più un aiuto a spingere di più o una distrazione?

Vincenzo Nibali: Quando sei in strada non dedichi tempo per pensare ad altro, resti concentrato sulla ruota del tuo avversario costantemente. Certo l’episodio del Tour de France è stato comunque un problema visto quello che mi è successo.

Daniel Oss: Mi da una carica pazzesca... ho paura quando invadono la strada perché è pericoloso, ma adoro il pubblico.

23. Durante i grandi giri (Giro d'Italia, Tour, Vuelta...), quanto riesci a estraniarti da tutto ciò che gira intorno alla semplice gara quotidiana? Devi partecipare agli eventi o riesci a concentrarti pienamente solo al lato sportivo?

Vincenzo Nibali: La cosa che mi piace meno è fare le conferenze stampa perché non posso rilassarmi come vorrei. I momenti migliori sono sicuramente i massaggi con Pallini durante i quali posso essere rilassato.

Daniel Oss: Purtroppo non c’è tempo se non per correre la gara...

24. I Grandi Giri sono delle competizioni spietate e difficili, soprattutto dal punto di vista fisico. Riesci a goderteli mentre corri? Se sì, qual è la parte più bella per te?

Vincenzo Nibali: i Grandi Giri sono la specialità che mi piace di più. Io mi diverto sempre in bicicletta, ci sono momenti belli e meno belli ma per un ciclista professionista penso che sia sempre divertente oltre che piacevole.

Daniel Oss: La gente, il pubblico, il nostro staff e i miei compagni: cerco di raccogliere tante emozioni e ricordi durante la gara e a cena. E, ovvio, la gara è dura ma si fa!

Redazione Independent