Giornalisti "a nudo" sul calendario per protestare contro mancanza fondi all'editoria online

Un agguerrito gruppo giovani giornalisti ha dato vita a un provocatorio calendario per protestare. In Abruzzo non si muove una folgia

Giornalisti "a nudo" sul calendario per protestare contro mancanza fondi all'editoria online
GIORNALISTI A NUDO SUL CALENDARIO PER PROTESTARE CONTRO MANCANZA DI FONDI EDITORIA ONLINE. Un agguerrito gruppo giovani giornalisti  ha dato vita a un provocatorio calendario per protestare contro la mancanza di fondi all'editoria online. Dodici ragazzi hanno fatto ricorso a tutta l’intraprendenza di cui erano capaci, chi più chi meno, mettendosi a nudo, si fa per dire, e raccogliendo proventi per finanziare l'attività dei giornali del gruppo QuotidianiLive (AbruzzoLive, LazioLive e MarsicaLive) e permettere a un numero maggiore di giovani giornalisti di intraprendere la difficile carriera nel mondo della stampa. Il calendario è stato presentato ieri pomeriggio ad Avezzano (L'Aquila), in un noto locale del centro, alla presenza del presidente dell'ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha risposto alle domande e agli interrogativi di ragazzi e aspiranti giornalisti presenti nella sala gremita.Il calendario, che è rimasto nell'ambito del buon gusto e nel pieno rispetto della dignità del mondo della comunicazione, rappresenta un pungolo alle istituzioni per sottolineare quanto l'editoria online (ma anche gli altri settori della stampa se pur in modo minore)  sia penalizzata nel panorama della diffusione delle notizie in Italia. Una prima stampa dei calendari è andata già a ruba, ma l'obiettivo, più che racimolare le offerte dei tanti sostenitori, è quello di far parlare di  questa situazione affinché ci sia maggiore attenzione in tale settore.
COSA FARE. Noi di AbruzzoIndependent.it ci siamo occupati della questione più volte e ci fa piacere che i colleghi della Marsica abbiano studiato questa protesta per sensibilizzare sul tema dell'informazione che sta vivendo un epoca rinascimentale ma senza mecenatesimo. Le soluzioni per sostenere il settore e sbavagliare la stampa libera ci sono, eccome. Anche a costo zero per la Regione Abruzzo. Una su tutte: destinare una quota percentuale di ogni avviso, appalto, incarico pubblico ai mezzi di informazione locali secondo criteri di rotazione e territorialità. Solo così il cittadino potrà conoscere molti perchè, moltissimi percome. Soltanto in questo modo moltissimi precari potranno trovare lavoro nella stampa senza dover per forza ricorrere alla raccomandazione di turno, altra grande piaga di questo e quell'altro mondo. Vedremo se qualcuno oserà tanto, ma ne dubitiamo. E' troppo scomodo sostenere la stampa libera, lo dicono qui e altrove le classifiche di Reportes Sens 
Frontieres.
Redazione Independent