Giorgio il "cerchiobottista"

Il Presidente riceve "pasionari" della gazzarra anti-magistratura. Protesta il Csm, Grillo: «Povera Italia»

Giorgio il "cerchiobottista"

TUTTI CONTRO NAPOLITANO. Molti commentatori politici non hanno gradito l'intervento del Quirinale a seguito della scandalosa gazzarra organizzata davanti al tribunale di Milano dai "caimani": i parlamentari del Pdl, tra cui perfino Alfano l'ex ministro della giustizia e la senatrice abruzzese Paola Pelino. Infatti, il Presidente Napolitano, anzichè condannare aspramente l'azione eversiva dei Berluscones, li ha addirittura ricevuti e ha convocato il Csm. Perfino il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, sempre schierato sulle posizioni di Napolitano, con un articolo di Massimo Giannini dal titolo emblematico "un premio ai sediziosi", prende le distanze dal presidente della Repubblica.


NAPOLITANO FA INFURIARE ANCHE BEPPE GRILLO. Il Presidente della Repubblica ricevendo la delegazione del Pdl, ha fatto infuriare anche Beppe Grillo che ha dichiarato «Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in primaserata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex Ministro della Giustizia...) al Quirinale il giorno dopo». Anche diversi esponenti del Csm non hanno gradito le dichiarazioni del Colle che ha cercato di mediare sullo scontro in atto tra magistratura ed il partito di Berlusconi.

NAPOLITANO CERCHIOBOTTISTA. Napolitano ha riconosciuto la legittimità del Pdl a cui dovrebbe essere «garantito che il suo leader possa partecipare adeguatamente alla complessa fase politico-istituzionale». Dalle parole traspare un invito rivolto ai magistrati di Milano e di Napoli ad una tregua giudiziaria. Poi dando un colpo al cerchio ha detto «l'investitura popolare non esonera dal rispetto della legalità» ed un alla botte chiede di evitare «missione improprie» e di rispettare «i principi il giusto processo». Scatenando quasi un coro unanime di protesta da parte di molti organi di stampa e da larghi settori della magistratura.

IL PD MIGLIAVACCA: «SI ALL'ARRESTO DI BERLUSCONI». Il Senatore Maurizio Migliavacca, molto vicino al segretario del partito Bersani, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se il PD fosse disponibile a votare a favore di un'eventuale richiesta di arresto di Berlusconi, Migliavacca ha risposto «se gli atti fossero fondati penso proprio di sì».

Clemente Manzo