Gioco online: crolla degli operatori stranieri in Italia

Il rapporto dei primi mesi 2013 col segno negativo: la quota di mercato è scesa dall'8% al 5%

Gioco online: crolla degli operatori stranieri in Italia

GIOCO ONLINE: CROLLO DEGLI OPERATORI STRANIERI IN ITALIA. In seguito alla legislazione sulla legalizzazione del gioco d’azzardo online, anche per gli operatori stranieri è stato possibile offrire i propri giochi da casinò agli utenti italiani. Il rapporto dei primi nove mesi del 2013, che però esclude alcuni colossi operanti in Italia da diversi anni (Eurobet, Bwin, Intralot), mostra andamenti differenti tra i vari operatori esteri che, nonostante abbiano investito molti milioni di euro in pubblicità, presentano un bilancio che smentisce le aspettative o che sostanzialmente ha subito un brusco calo: ne sono un esempio gli operatori 888 Casinò che nel giro di 9 mesi ha visto la propria quota di mercato abbassarsi significativamente, passando da 8% a 5,8%; Admiral, rappresentato da CasinòYes, che ha raggiunto un valore minimo di mercato pari a 0,60%, qualificandosi ultimo nel settore degli operatori stranieri (fonte: http://www.giochidislots.com/it/). Mentre alcuni faticano a rimanere a galla nel mercato italiano del gioco online, altri operatori esteri vivono momenti di crescita e di successo o semplicemente conservano intatte le proprie quote di mercato iniziali. Il gruppo Novomatic con il marchio Greentube, ad esempio, secondo i dati è arrivato al 2,30% del valore di mercato, mentre Unibet e Winga sono riusciti rispettivamente a mantenere stabili le proprie quote di mercato all’1,10% e al 4,95%. L’unico operatore in crescita, anche se minima, risulta essere William Hill che dall’inizio del 2013 fino a settembre dello stesso anno ha conquistato un valore di mercato pari al 7,96%. Dai dati raccolti emerge, quindi, una sostanziale delusione delle aspettative iniziali, rafforzata dal calo del bilancio della spesa, vale a dire la differenza tra le quote giocate e quelle vinte, che è passata da 21,7 a 19,3 milioni di euro da gennaio 2013 a settembre dello stesso anno.

Redazione Independent