Gara sfruttamento acque, Canistro diffida D’Alfonso

Il Comune ammonisce la Regione per il bando di gara relativo alla concessione per lo sfruttamento delle acque minerali “Fonte S. Antonio Sponga”

Gara sfruttamento acque, Canistro diffida D’Alfonso

CANISTRO, L'ACQUA E LA DIFFIDA. L’amministrazione comunale di Canistro, a guida del sindaco Antonio Di Paolo, tramite i legali Renzo Lancia e Salvatore Braghini ha inviato una lettera al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e all’assessore regionale all’Ambiente e al territorio Mario Mazzocca, in cui chiede la «proroga e/o differimento della procedura di gara relativa all’assegnazione della concessione per lo sfruttamento del giacimento di acque minerali “Fonte S. Antonio Sponga”, avviso pubblicato sul Bura del 13.3.2015».

«La delicatezza e l’importanza dell’assegnazione - scrivono i legali - certamente avrà delle ricadute sia ambientali che economiche sulla comunità di Canistro e sul paesaggio circostante, pertanto sarebbe stato giusto che il Comune avesse partecipato alla formazione del bando, al fine di rappresentare le diverse peculiarità e le molteplici esigenze del territorio direttamente interessato».

LE CONTESTAZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE DI PAOLO. Tra gli altri elementi che l’amministrazione Di Paolo contesta, si legge che «l’affidamento di una concessione di sfruttamento delle acque per un periodo così lungo - 30 anni! - richiede la massima ponderazione e il bando in questione ha tralasciato di prevedere elementi fondamentali». Dunque il Comune chiede alla Regione, in applicazione del principio di autotutela amministrativa, di voler sospendere la procedura di assegnazione della concessione e di indire una conferenza di servizi, a cui possa partecipare anche l’amministrazione di Canistro. L’amministrazione si dichiara disponibile ad attendere la risposta all’istanza fino a lunedì, dopo di che i legali avvieranno la procedura davanti al Tar.

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