Fotografia. La personale di Paolo Angelucci al Saligia Bistrot

Il vernissage ripercorre il lavoro del fotografo di Guardiagrele a cura da Daniela Pietranico. Opening venerdi 4 aprile ore 18

Fotografia. La personale di Paolo Angelucci al Saligia Bistrot

AL SALIGIA BISTROT RETROSPETTIVA SU PAOLO ANGELUCCI. La ricerca artistica di PAOLO ANGELUCCI esplora processi di fotografia alternativa recuperati e rinnovati grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie. L'uso che fa del mezzo fotografico ed in particolare delle pellicole autosviluppanti Polaroid, è svincolato da ogni convenzione e spinto ai confini della narrazione pittorica. Le sue Polaroid liberate dalle dimensioni standard si sviluppano in una successione di campiture pastello e di visioni cieche, rivelando elementi permeabili che compongono/decompongono l'immagine. Buio, luci e trasparenze conducono ad atmosfere rarefatte ed impalpabili che ne permettono una immediata percezione poetica. La tavolozza carica di nero è diluita con i bianchi dell'esposizione prolungata e le prospettive suggerite dal suo obiettivo fotografico sospendono l'incredulità di chi guarda.

E' noto a tutti che la pellicola fotografica reagisca alla luce, mentre Angelucci utilizza in ZINKOLUTION carta fotografica polaroid che reagisce al calore e non alla luce e cataloga tanti piccoli oggetti di lavoro e non, trovati a caso nello studio. In FEET UNLIMITEDI la Polaroid posta a terra quasi per errore inquadra un lungo catalogo di piedi con calzature di varie fogge e dimensioni, catturati in diverse posizioni. Con l'ausilio della polaroid sequence camera il lavoro diventa ancora più meticoloso. Nonostante troviamo uno stesso unico soggetto, come l'albero in EUCALIPTO oppure in CAVALLI SENZA TITOLO, viene colto in un momento preciso della sua esistenza, con quel vento e quel sole a rendergli la vita unica, ma l'unicità di quell'attimo viene anch'essa catalogata dalla fotocamera a scatto sequenziale in una serie di immagini che immortalano 8 frames in sequenza. Anche in IL MIO PRIMO SUICIDIO, la caduta libera della macchina restituisce agli scatti sequenziali il caos e lo smarrimento tipici di una situazione di disperazione come quella.

BUILDLESS è un'opera resuscitata. Realizzata con il Collettivo AZ ,ovvero con Roberto Zazzara nella sua prima vita nasceva con l'intenzione di rappresentare la realizzazione di un'edificio, partendo dalle sue fondamenta. Il progetto si proponeva di raccontare l'azione unita al tempo in cui essa si svolge. Per questo motivo la pellicola di formato amatoriale (8mm) è stata sviluppata a mano solo tre anni dopo la sua impressione, per far sí che il tempo necessario a terminare l'edificio lasciasse il proprio segno sulla pellicola.

ALBERO SENZA TITOLO è un collage di 26 foto polaroid impossibile pix 680, lavorate con la tecnica emulsion lift, dove i particolari di alberi differenti ricompongono l’idea originale.

THE WEIGHT OF LIGHTNESS è il titolo del progetto svolto insieme a Roger Ballen a Belfast nel 2013, dove Ballen incontra i fotografi in un mercatino delle pulci e dopo aver suggerito in precedenza di lavorare su un tema incentrato su due concetti opposti, li invita ad acquistare oggetti utili allo svolgimento del tema.

Se Paolo Angelucci fosse nato 300 anni fa avrebbe fatto lo stesso lavoro, sicuramente senza macchina fotografica, ma proprio come fa adesso, avrebbe raccolto e catalogato un qualche tipo di piccola meraviglia quotidiana, qualcosa di semplice e scontato ormai ai nostri occhi . Probabilmente sarebbero stati insetti, forse farfalle, tutte uguali eppure tutte diverse, cloroformizzate e con sottili spilli appuntate in una teca.

Selezionato l'anno scorso dal festival della Fotografia di Belfast (Irlanda) per un masterclass con Roger Ballen e nel 2011 come tester per le nuove pellicole istantanee PX680 da GmbH, PAOLO ANGELUCCI nel 2010 espone presso la Galleria Cesare Manzo di Pescara e nel 2009 vince lo Y.C.C.A. Contest. Nel 2008 viene nominato Polaroid Master e selezionato per partecipare al progetto della Polaroid "Zinkolution", partecipa a "Made in Italy 2008" presso la Galleria Am Roten Hof di Vienna ed espone le sue polaroid presso il Chelsea Hotel di New York.



Ivan D.