Forse stuprata dal branco

Come bestie feroci avrebbero abusato a turno della 20enne di Tivoli. Il medico: «violenza di ferocia inaudita»

Forse stuprata dal branco

STUPRATA DAL BRANCO - Come delle bestie feroci si sarebbero scaraventati sulla giovane di 20enne di Tivoli per violentarla a turno, anche con un oggetto contundente, prima di lasciarla sangunante, mezza nuda, nel gelo e nella neve dell'inverno aquilano. Sono solo alcuni dei particolari che trapelano dalla terribile storia di violenza sessuale capitata alla studentessa di ingegneria dell'Università dell'Aquila, ancora ricoverata in ospedale, sabato notte nel parcheggio della discoteca "La Guernica" di Pizzoli, in provincia dell'Aquila. La procura dell'aquila ha definito l'episiodio di «una violenza inanudita». I sospetti si concentrano su tre militari, che per ora non sono stati imputati dell'orribile reato di violenza sessuale di gruppo, mentre è stato aperto un fascicolo contro ignoti.

LA VITTIMA E I PRESUNTI AGGRESSORI - Per questo terribile episodio sono stati sentiti un giovane militare, di stanza presso il 33°Reggimento artiglieria della divisione di Acui, e due suoi colleghi. Il presunto branco, composto da due avellinesi e un aquilano, è composto da ragazzi che hanno un'età tra i 25 e i 30 anni. Formalmente non sono ancora indagati, poichè il reato di violenza sessuale scatta in seguito a querela da parte della vittima. La giovane studentessa, infatti, è ancora in ospedale assistita dai famigliari, oltre che da una psicologa dell'ospedale dell'Aquila, ha dichiarato di «non ricordare nulla». Dopo essere stata sottoposta alla visita ginecologica, che ha riscontrato la presenza di numerose ferite, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Dagli esami è emerso che la ragazza aveva valori alcolici nel sangue superiori alla media. Un fatto piuttosto normale per chi decide di passare una serata in discoteca, per divertirsi in compagnia degli amici.

LE TRACCE BIOLOGICHE - Intanto le indagini proseguono nei confronti del principale sospettato, cioè il ragazzo fermato dal titolare della discoteca La Guernica e dal buttafuori nel parcheggio. Il militare - stando a quanto riferiscono gli inquirenti - ha dichiarato di «non essere stato lui e di averla soltanto baciata». Una dichiarazione che non convince però il Pm della procura dell'Aquila, anche perchè sembrerebbe si stesse riallacciando i pantaloni, e che questi presentassero delle tracce di sangue, al momento del suo fermo ad opera di Luigi Marronaro, titolare della discoteca di Pizzoli. Le tracce biologiche trovate sotto le unghia della giovane stuprata e sul suo corpo sono state inviate al Ris di Roma per essere analizzate. Probabilmente dal loro esame ci sarà un riscontro oggettivo circa il rapporto tra la vittima ed i principali sospettati di questo orribile fatto.

Red. Independent