Firma la legge, ferma Equitalia

Città Sant'Angelo - Casapound in piazza domenica contro il concessionario dello Stato. Attivato numero verde

Firma la legge, ferma Equitalia

STOP EQUITALIA, RACCOLTA FIRME - Domenica 2 giugno 2012 Casapound Pescara sarà in  Piazza  Garibaldi a Città Sant’Angelo dove per tutta la mattinata allestirà un punto informativo di raccolta firme al suo disegno di legge "Firma la legge, ferma Equitalia", recante modifiche ed integrazioni alle disposizioni sulla riscossione delle imposte da parte degli enti pubblici.

PERCHE? - CasaPound vuole porre fine ad una situazione generale di impoverimento e di disagio che  si è venuta a creare in tutta Italia a seguito dei comportamenti di Equitalia, il concessionario della riscossione dei crediti erariali e contributivi: infatti,anche per  importi relativamente bassi,alle famiglie è stata espropriata la prima casa, ed alle  piccole attività economiche sono stati pignorati beni strumentali e crediti verso terzi.Questa riforma,quindi, impedirà ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili  destinati ad abitazione principale se il debito del cittadino è inferiore al 30% del valore  dell’immobile stesso; abolirà il pignoramento di beni strumentali delle attività economiche che strozza le attività artigianali e industriali e limiterà al 20% il pignoramento dei crediti che le stesse vantano verso terzi. Inoltre a partire da domani sarà aperto uno sportello per i cittadini con consulenze gratuite.

NUMERO VERDE - Abbiamo istituito un numero di “telefono amico del contribuente”, 338/7005845, chiamandolo dalle 9 alle 17 si potrà esporre qualsiasi problema riguardante il pagamento delle cartelle Equitalia e trovare la necessaria assistenza fiscale. CasaPound afferma che il principio che tutti devono pagare le  tasse non deve ledere i diritti costituzionali degli Italiani alla proprietà dell'abitazione ed al lavoro. Per una questione di giustizia sostanziale, Equitalia dovrebbe incrementare  le sue attività di ricerca e di perseguimento dei grandi evasori, quelli da almeno  Euro 500.000, spesso anonimi e residenti in paradisi fiscali, e non perseguitare dipendenti, pensionati, piccoli imprenditori, spina dorsale dell'economia e della società italiane.

Redazione Independent