Filovia Pescara, Confcommercio propone: "Meno Filò e più Metro"

Lettera a D'Alfonso, Alessandrini e D'Amico (Tua). Wwf, Comitati e Carrozzine Determinate avevano proposto di rimpiazzare il Phileas con il Citea

Filovia Pescara, Confcommercio propone: "Meno Filò e più Metro"

IL DILEMMA: FILO' O METRO'? "Meno filò, più metro". Confcommercio scrive al governatore Luciano D'Alfonso, al sindaco di Pescara Marco Alessandrini e al Presidente di Tua, Luciano D'Amico, per esprimere ''perplessità e stupore in merito alle ultime vicende di Filò, di cui ancora non si conoscono bene - anzi sembrano avvolte nel mistero con rimandi a più o meno fantomatiche delibere e accordi - né le prossime tappe realizzative né le stesura finale''. Confcommercio rilancia spiegando che 'aveva "proposto, invece del Filò, la realizzazione di una metropolitana leggera sopraelevata. Ma questa idea sembra essersi persa nel nulla.

DAL PHILEAS AL CITEA. Un anno fa, WWF, Carrozzine Determinate, Comitato Utenti Strada Parco e Comitato "Oltre il gazebo No filovia" avevano lanciato una proposta per la soluzione dei problemi riguardanti l'appalto filoviario di Pescara e Montesilvano: sostituire il veicolo prescelto (Phileas) con il modello Citea, un mezzo a due assi, ibrido, innovativo, moderno, privo delle impattanti superflue infrastrutture fisse (pali dell'elettrificazione) e con dimensioni, costi di acquisto, gestione e manutenzione nettamente inferiori.

"Ci sentiamo in dovere - aveva spiegato Loredana Di Paola - di avanzare una proposta per evitare ulteriori danni ambientali ed economici: cambio del rotabile, utilizzo di una sola corsia per il passaggio del nuovo mezzo, destinazione della corsia lato mare come pista ciclabile, utilizzo del percorso oggi ciclopedonale lato monte solo per i pedoni".

NO BARRIERE ARCHITETTONICHE. Secondo le associazioni i pali gia' installati, di pertinenza del sistema di elettrificazione, "potrebbero essere convenientemente riutilizzati, con lievi modifiche, per l'ammodernamento dell'antiquato impianto d'illuminazione del tracciato". Sostituendo il filobus con il modello Citea, inoltre, "verrebbero ridimensionate le criticita' relative all'accesso al mezzo di trasporto, dovute alla presenza, specie sul lato mare, di barriere architettoniche in gran parte insuperabili, come ad esempio i marciapiedi, non idonei al transito dei portatori di disabilità".

La sentinella ambientale