Fallimento Sogesa, D'Amico: "Non c'entro nulla. Chiederò i danni"

L'attuale rettore dell'Unite coinvolto nell'indagine per bancarotta. E' difeso dagli avvocati La Morgia e Navarra

Fallimento Sogesa, D'Amico: "Non c'entro nulla. Chiederò i danni"

FALLIMENTO SOGESA: LA DIFESA DEL RETTORE "Con riferimento agli articoli apparsi su vari quotidiani locali, relativi ad un mio coinvolgimento nella indagine sulle cause che hanno portato al fallimento di Sogesa, società da me mai amministrata, mi corre l’obbligo di precisare che l’iscrizione - doverosa - del mio nome nel registro degli indagati, nasce non per iniziativa autonoma dell'Autorità Giudiziaria, bensì a seguito di una denuncia dell'attuale Presidente di Cirsu Angelo Di Matteo". Queste le parole del rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico, ordinario di Economia Aziendale, nella sua veste di ex presidente del consorzio rifiuti che raggruppa sei comuni del teramano.

PRONTA UNA MEMORIA. D'Amico, che è difeso dagli avvocati Tommaso Navarra e Augusto La Morgia, chiederà di essere sentito dal pm Stefano Giovagnoni. "Consegnerò - spiega D'Amico - una memoria che chiarirà non solo la mia totale estraneità ai fatti, ma sarà utile per individuare le vere cause e responsabilità nel fallimento Sogesa. Per completezza - conclude i rettore -  aggiungo di aver già dato mandato ai miei legali di richiedere al Cirsu, al Di Matteo e a tutti coloro che stanno concorrendo in questa incresciosa vicenda, il risarcimento di tutti i danni derivanti dalla portata calunniosa delle gravi accuse ingiustamente rivoltemi".

Redazione Independent